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Economia

Piante che curano: boom del florovivaismo, oltre 3 miliardi di valore

Coldiretti: il settore è centrale per economia, sostenibilità e qualità della vita

Piante che curano: boom del florovivaismo, oltre 3 miliardi di valore

Il settore florovivaistico italiano raggiunge un traguardo storico: 3,3 miliardi di euro di valore trainato dalle oltre 19.000 imprese attive sul territorio nazionale che coltivano fiori e piante su una superficie di 30.000 ettari. Lo rivela una recente analisi di Coldiretti su dati Divulga, diffusa in occasione di Euroflora, la più grande manifestazione fieristica del comparto.

L’appuntamento genovese diventa così non solo vetrina di eccellenze produttive ma anche occasione per riflettere sul ruolo cruciale del verde in chiave ambientale, sociale e sanitaria. In questo contesto Coldiretti ha voluto ricordare il decimo anniversario dell’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco che anticipava molte delle attuali consapevolezze sull’importanza delle piante nella tutela dell’ecosistema e nella promozione della salute umana.

Questi temi sono stati al centro dell’incontro “Dal Bosco alla città. Il verde che cura” a cui hanno partecipato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il governatore della Liguria Marco Bucci. Si è parlato dei benefici ambientali delle piante in particolare della loro capacità di assorbire e immagazzinare anidride carbonica e dei vantaggi diretti sulla salute umana. Uno studio condotto da Coldiretti in collaborazione con l’Istituto di Bioeconomia del CNR ha dimostrato come la presenza di piante specifiche negli edifici scolastici, tra cui Sansevieria, Chamadorea, Yucca, Ficus e Schefflera, possa abbattere del 20% le concentrazioni di CO₂ e del 15% le polveri sottili (PM2.5).

“Il florovivaismo non è solo una voce rilevante dell’agricoltura italiana, ma anche una leva sociale fondamentale per il benessere collettivo”, ha dichiarato Prandini. Da qui l’appello a promuovere e tutelare le produzioni Made in Italy, garantendo condizioni eque nel commercio internazionale: “È essenziale il principio di reciprocità delle regole, senza il quale rischiamo di compromettere gli sforzi dei nostri florovivaisti, che nonostante i cambiamenti climatici e il caro materie prime legato alle tensioni globali, continuano a investire in sostenibilità”.

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