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Primo maggio

Il nuovo vocabolario del lavoro: 10 parole chiave per capire il futuro professionale

Dalla Great Exhaustion al Quiet Cutting, un glossario per comprendere come stanno evolvendo carriera, leadership e competenze umane

Il nuovo vocabolario del lavoro: 10 parole chiave per capire il futuro professionale

Il mondo del lavoro è nel bel mezzo di una trasformazione profonda, e con esso anche il linguaggio usato per descriverlo. In occasione del 1° maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori, è utile esplorare le espressioni emergenti che fotografano una realtà professionale in continua evoluzione.

Il fenomeno della Grande Stanchezza: la crisi del modello lavorativo tradizionale

Dopo le fasi del Quiet Quitting (rinuncia silenziosa) e delle Great Resignation (dimissioni di massa), ci troviamo ora nel pieno della cosiddetta Great Exhaustion. Secondo il magazine Time, questa nuova fase è caratterizzata da una diffusa demotivazione tra i lavoratori, molti dei quali scelgono di cambiare impiego oppure si limitano a svolgere le proprie mansioni con il minimo sforzo possibile.

In Italia, uno studio condotto nel 2024 da GoodHabitz e YouGov mostra che il 30% degli occupati ha già cambiato lavoro – o ha intenzione di farlo – a causa di una crescente insoddisfazione. Questo sentimento è particolarmente forte tra i giovani: nella fascia under 44, la percentuale sale al 34%, rispetto al 28% degli over 45. Oltre a ragioni economiche, pesano anche aspetti personali: un quarto degli intervistati desidera trovare un lavoro più affine alle proprie inclinazioni, mentre un altro 26% aspira a una trasformazione radicale della propria vita.

In questo contesto, emerge anche un cambiamento culturale: la classica carriera lineare perde centralità. Il 40% dei lavoratori segue oggi percorsi professionali non tradizionali, passando da un settore all’altro o cambiando ruolo all’interno di aziende diverse.

Le 10 parole chiave del mondo del lavoro del 2025

Secondo GoodHabitz, questi sono i concetti destinati a dominare il lessico lavorativo nei prossimi mesi:

  1. Quiet Cutting – Pratica con cui le aziende riassegnano i dipendenti ad altri ruoli invece di licenziarli, con l’obiettivo di contenere i costi senza perdere risorse umane, ma talvolta penalizzando le ambizioni professionali degli interessati.

  2. Boomerang Employees – Ex dipendenti che rientrano in azienda dopo un’esperienza altrove. Questo ritorno spesso combina familiarità con nuove competenze, offrendo valore aggiunto all’organizzazione.

  3. Green Collar Jobs – Professioni legate alla sostenibilità ambientale, energie rinnovabili e strategie aziendali eco-responsabili, sempre più rilevanti in un’economia orientata agli obiettivi ESG.

  4. Leadership Blue Ocean – Stile manageriale ispirato alla “Blue Ocean Strategy”, focalizzato sull’innovazione e sulla creazione di nuovi spazi di mercato invece che sulla competizione diretta.

  5. Leadership Empatica – Approccio alla guida del team che si fonda su ascolto, autenticità e condivisione emotiva, dimostrando che la vulnerabilità può diventare un punto di forza.

  6. Reverse Mentoring – Modello in cui sono i giovani a offrire supporto e formazione ai colleghi più senior, soprattutto in ambiti tecnologici e digitali dove possiedono competenze più aggiornate.

  7. Talent CloudRete globale di professionisti indipendenti e da remoto, attivabili su richiesta per specifici progetti, che consente alle aziende di attingere a competenze senza confini geografici.

  8. Augmented Workforce – Integrazione armoniosa tra lavoratori e tecnologie come l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di potenziare la produttività senza sostituire le persone.

  9. Neurodiversity Hiring – Politiche di inclusione attiva verso persone con caratteristiche cognitive differenti, riconoscendo il valore dell’unicità nel pensiero e nella risoluzione dei problemi.

  10. Skill-Based Recruiting – Metodo di selezione focalizzato sulle abilità pratiche e sull’esperienza, più che sui titoli di studio, per un processo di assunzione più equo e flessibile.

Competenze umane al centro: la chiave per affrontare il futuro

Dalla stessa ricerca emerge un dato rilevante: le cosiddette soft skills sono sempre più cruciali per affrontare le sfide della nuova normalità lavorativa. Capacità come la risoluzione dei problemi (92%), la gestione dello stress (90%) e la collaborazione (88%) risultano fondamentali per orientarsi in un mercato in costante cambiamento.

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