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Pensione da sogno (fiscale)? Ora si chiama Grecia: tasse al 7% e vita vista mare

Addio al Portogallo, Atene lancia un piano fiscale irresistibile per i pensionati europei: vantaggi, requisiti, chi resta fuori (e perché l’Agenzia delle Entrate non ti molla)

Pensione da sogno (fiscale)? Ora si chiama Grecia: tasse al 7% e vita vista mare

C’è un nuovo Eldorado per i pensionati europei. E no, non è più il Portogallo. Con la chiusura del famoso regime fiscale lusitano, la Grecia si è presa la scena, indossando l’abito dorato della tassazione agevolata e lanciando un messaggio chiaro (e seducente): “Venite a godervi la pensione qui, e pagherete solo il 7%.” Una mossa strategica, perfetta per chi cerca il mare, il sole … e uno sconto fiscale che fa invidia ai paradisi esotici.

Il governo greco ha introdotto un'imposta sostitutiva al 7% su tutti i redditi esteri, valida per 15 anni. Non solo pensioni, ma anche affitti, dividendi, interessi e capital gain. Il piano non è solo un favore ai pensionati facoltosi, ma una vera operazione economica: più consumi, più compravendite immobiliari, più gettito locale. E soprattutto, più vita nei borghi semiabbandonati e nelle isole dimenticate.

Come funziona: i paletti per accedere al regime

Non basta prendere il primo traghetto per Santorini. Per ottenere l’aliquota agevolata, servono requisiti precisi:

  • Residenza fiscale in Grecia, per almeno 183 giorni l’anno.

  • Dimostrazione che il centro degli interessi familiari e patrimoniali sia in Grecia.

  • Nessuna residenza fiscale nel Paese nei 5 dei 6 anni precedenti.

  • Provenienza da un Paese con accordo di scambio dati fiscali (sì, l’Italia è inclusa).

  • Obbligo di iscrizione all’AIRE e documentazione della precedente residenza estera.

Non tutti però possono brindare all’ouzo. Gli ex dipendenti pubblici italiani restano tassabili in Italia. La Convenzione bilaterale (art. 19, par. 2) è chiara: l’INPS continuerà a trattenergli le tasse, anche se si trasferiscono ad Atene o in una caletta da cartolina. Tradotto: niente sconto, niente festa fiscale.

Il vero scoglio per gli italiani? Non è il trasloco, ma convincere l’Agenzia delle Entrate. Le autorità italiane scrutano i dettagli: hai ancora casa in Italia? I tuoi figli vanno a scuola qui? Usi il bancomat italiano? Tutto può far pensare a una “residenza fittizia”. Per questo è fondamentale superare i 183 giorni reali in Grecia e avere coerenza nelle scelte patrimoniali e familiari. Niente mezze misure: o ci vivi davvero, o rischi il salasso.

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