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09 Maggio 2025 - 02:00
C’è un angolo d’Italia dove le tasse sembrano un ricordo lontano. Un luogo che non solo gode di una posizione privilegiata tra le Alpi, ma anche di un regime fiscale unico nel suo genere. Un paradiso – fiscale e naturale – incastonato tra le montagne della Valtellina: Livigno.
A meno di quattro ore da Milano, questo comune di poco meno di 7.000 abitanti in provincia di Sondrio è una delle mete sciistiche più amate del Paese. Ma non è solo per le piste da sci che Livigno attira turisti in ogni stagione. Qui, infatti, non si paga l’IVA. Avete letto bene: zero imposta sul valore aggiunto su numerosi beni di consumo. Fare il pieno di benzina? Costa meno. Comprare zucchero, caffè o alcolici? Idem. E i prezzi sono talmente convenienti che c’è chi parte con le taniche, pur restando entro i dieci litri consentiti dalla legge.
La storia di questo status speciale affonda le sue radici nel lontano 1538, quando Livigno ottenne importanti esenzioni dalla contea di Bormio. Autonomia nei pascoli, libertà di transito delle merci, esenzioni sulle strade. Una tradizione che ha resistito al tempo e ai regimi: fu confermata da Napoleone, poi dall’Impero austriaco, quindi dal Regno Lombardo-Veneto e, infine, dal Regno d’Italia. Nel 1960, anche la CEE (antenata dell’Unione Europea) ne ha riconosciuto il carattere di zona extradoganale.
Ma perché Livigno ha ottenuto questi benefici? La risposta è semplice quanto affascinante: l’isolamento. Fino al 1952, durante l'inverno, il paese restava completamente isolato dal resto del mondo. Solo con l’apertura del Passo del Foscagno le cose sono cambiate. Tuttavia, i privilegi fiscali sono rimasti. E ancora oggi Livigno mantiene questa condizione unica sul territorio italiano.
Il vantaggio fiscale ha sicuramente incentivato il turismo, ma Livigno non si è seduta sugli allori. Negli anni, ha costruito una solida offerta turistica: sport invernali, trekking, shopping duty-free, benessere e natura incontaminata. In estate, è un rifugio ideale per chi cerca aria pura e silenzio alpino. In inverno, diventa regno di sciatori e amanti della neve.
Chi visita Livigno può anche godere di una franchigia sul valore della merce acquistata: fino a 300 euro per i maggiori di 15 anni, 150 euro per i più giovani. Tutto per uso personale, ovviamente. Un incentivo in più per chi vuole concedersi qualche acquisto extra tra boutique di lusso e negozi tradizionali.
Livigno è, in fondo, un simbolo: il confine dove la montagna ha imposto le sue leggi e lo Stato ha dovuto adattarsi. Un esempio raro di come la storia, la geografia e la politica possano intrecciarsi in un equilibrio virtuoso. Un luogo dove la fiscalità agevolata non è evasione, ma diritto acquisito e riconosciuto.
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