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Politica Internazionale

NATO, Rutte: “Il 2% per la difesa non sarà minimamente sufficiente”

Il Segretario generale esorta gli Alleati ad aumentare gli investimenti nel settore militare e nella resilienza

NATO, Rutte: “Il 2% per la difesa non sarà minimamente sufficiente”

Il Segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un chiaro monito agli Alleati: il tradizionale obiettivo del 2% del PIL destinato alla difesa non basterà più. "Il 2% non sarà minimamente sufficiente a raggiungere gli obiettivi di capacità che gli Alleati concorderanno presto", ha dichiarato Rutte durante l’incontro con il Primo Ministro olandese Dick Schoof, tenutosi al quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles.

La visita di Schoof è avvenuta in un momento cruciale per l’Alleanza Atlantica, che si prepara al prossimo Vertice NATO in programma all’Aia. Durante il colloquio, i due leader hanno discusso dell’aumento della spesa militare, del rafforzamento della difesa collettiva e del sostegno all’Ucraina. Rutte ha ringraziato i Paesi Bassi per il ruolo attivo e costante nel contribuire alla sicurezza dell’Alleanza, sottolineando il loro impegno su tutti i fronti: terrestre, aereo e navale.

Il Segretario generale ha accolto positivamente gli sforzi olandesi per modernizzare le proprie forze armate e rafforzare l’industria della difesa, con un investimento annunciato di oltre un miliardo di euro. Tuttavia, ha ribadito che sarà necessario fare di più, in particolare investendo anche in settori correlati come le infrastrutture critiche e la resilienza strategica.

Sul fronte ucraino, Rutte ha lodato la generosa offerta dei Paesi Bassi, che si sono impegnati a fornire 3,5 miliardi di euro in aiuti nel 2026, inclusi 100 milioni destinati al Pacchetto di Assistenza Globale della NATO. “I vostri contributi sottolineano chiaramente il vostro impegno a lungo termine per la sovranità e la sicurezza di Kiev. Questa è una priorità che condividiamo tutti”, ha dichiarato.

L’incontro ha evidenziato non solo la stretta collaborazione tra i Paesi Bassi e la NATO, ma anche la crescente consapevolezza che, in un contesto geopolitico sempre più instabile, saranno necessari sforzi condivisi e investimenti più consistenti per garantire la sicurezza dell’Europa e dell’intero spazio euro-atlantico.

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