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il compleanno
09 Giugno 2025 - 09:55
Quarant'anni senza sentirli. Il celebre studio di animazione giapponese Ghibli celebrerà il prossimo 15 giugno questo importante traguardo, e, tra Oscar, fenomeni virali sui social e immagini "alla Ghibli" create con le più recenti intelligenze artificiali, il suo universo creativo si mantiene vivace e attuale.
Fondato nel 1985 grazie all'incontro tra Hayao Miyazaki e Isao Takahata, lo Studio Ghibli è entrato nell'immaginario collettivo globale con film iconici come "Il mio vicino Totoro" e la pluripremiata "La città incantata", vincitrice dell'Oscar nel 2003. Tuttavia, il vero segreto del suo successo, oltre a trame capaci di incantare tanto i più piccoli quanto gli adulti, risiede in un immaginario visivo inconfondibile, intriso di nostalgia, poesia e una ricchezza di dettagli artigianali.
Descrivere lo stile Ghibli non è facile. Si tratta di un connubio di malinconia e nostalgia, arricchito da un tocco di speranza e autenticità. È una corsa a perdifiato in bicicletta su una strada polverosa. È una compagnia eccentrica di personaggi con una profonda sensibilità, che sembrano provenire da dimensioni parallele ma vicine, sconosciute eppure incredibilmente tangibili. È una continua lotta contro la solitudine e le asperità della vita, narrata da prospettive innovative, mai artefatte. È una delicata intelligenza ed empatia. È l'eredità di un mondo che oggi facciamo fatica a riconoscere, ma che è così universale da sovrapporsi perfettamente alle esistenze di ciascuno di noi.
I film dello Studio Ghibli, nonostante la tenerezza dei personaggi, esplorano tematiche profonde e complesse. Goro Miyazaki afferma che opere come quelle di suo padre Hayao trasmettono un mix di dolcezza e amarezza, con echi di esperienze di guerra.
Film come "Totoro" nascondono una sottile inquietudine, ovvero la paura di perdere i propri cari, rivelando una convivenza tra luce e ombra, diversa dalla netta separazione tra bene e male dei cartoni americani. I film Ghibli affrontano anche temi ecologisti e animisti, come dimostra "Principessa Mononoke", dove la natura è figura centrale. L'influenza culturale di Miyazaki e Takahata è globale, con ispirazioni che variano dalla letteratura al cinema internazionale.
L'introduzione di nuove tecnologie pone interrogativi sul futuro dello Studio Ghibli, ma i successi recenti mostrano che lo spirito originale perdura. L'uso di AI per creare immagini "alla Ghibli" dimostra il contínuo fascino verso queste narrazioni. Anche dopo 40 anni, l'essenza dello Studio Ghibli continua a ispirare e incantare, superando le evoluzioni tecnologiche.
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