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Kate, Charlotte e il soft power dei Windsor: al Trooping the Colour 2025 l’eleganza parla (di nuovo) Diana

Coordinato madre-figlia, colori tenui e memoria di Lady D: il ritorno in pubblico della principessa è un capolavoro di comunicazione visiva

Kate, Charlotte e il soft power dei Windsor: al Trooping the Colour 2025 l’eleganza parla (di nuovo) Diana

Instagram (Profilo: theroyalfamily)

Il ritorno più atteso è arrivato. Al Trooping the Colour 2025, Kate Middleton è riapparsa in pubblico dopo mesi di silenzio e lo ha fatto secondo i codici perfetti della monarchia contemporanea: sobrietà, stile e memoria. Tutto calcolato. Tutto voluto.

Nel giorno del compleanno “ufficiale” di re Carlo III, la principessa del Galles ha scelto la forma più potente per comunicare la sua presenza: la moda. Non una scelta qualsiasi, ma un coat dress azzurro pastello firmato Catherine Walker – storica couturière prediletta da Lady Diana – con colletto e maniche bianche in netto contrasto. Un abito che, per chi ha buona memoria, rimanda con precisione millimetrica a un look indossato da Diana nel 1992 a Nuova Delhi. Nessuna dichiarazione, nessuna parola di troppo: solo una silhouette che riporta indietro nel tempo e richiama al cuore della dinastia.

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E poi c’è Charlotte, impeccabile e perfettamente coordinata alla madre. Mini-abito turchese, capelli raccolti, sorriso timido: la nuova generazione reale che guarda avanti, ma cresce sotto l’ala visiva (e valoriale) della tradizione. George e Louis in abito elegante, William in uniforme militare: il quadretto è composto, la narrazione della stabilità è servita. Il messaggio: siamo ancora qui, compatti. Un’immagine da cartolina – reale, in tutti i sensi.

Ma dietro l’apparente normalità, molto è cambiato. Il ritorno in scena di Kate arriva dopo un periodo di fragilità che la famiglia reale ha gestito con discrezione e rigore. Nessun eccesso, nessuna smentita isterica, solo silenzio e strategia. E quando la principessa è tornata, lo ha fatto con una mise che non è solo un abito, ma un simbolo. Come a dire: il dolore si attraversa, ma la corona si indossa comunque.

C’è chi parlerà solo di look madre-figlia. Ma in passerella oggi c’era ben altro: l’immagine (costruita, certo, ma efficace) di una monarchia che sa usare il linguaggio dell’empatia e della continuità per tenere unito il proprio pubblico – interno e internazionale.

Nel 2025, il potere passa anche da qui: da un soprabito d’archivio, un cappello a tesa larga e una bambina in tinta con sua madre. Tutto studiato, tutto comunicato. Con grazia, con fermezza. Come solo Kate sa fare.

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