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TECNOLOGIA & MOBILE
23 Giugno 2025 - 22:20
A partire da martedì 1° luglio, WhatsApp smetterà ufficialmente di funzionare su alcuni smartphone ormai datati. È un aggiornamento atteso, ma che potrebbe cogliere di sorpresa chi ancora utilizza modelli più vecchi, sia Android che iOS.
Come accade regolarmente, WhatsApp – così come molte altre app – aggiorna la lista dei dispositivi compatibili per garantire sicurezza, stabilità e accesso alle nuove funzionalità. Questo processo comporta l’esclusione dei telefoni che non riescono più a supportare le versioni più recenti dell’applicazione. Meta, l’azienda proprietaria di WhatsApp, spiega nella sezione di assistenza che “dispositivi e software cambiano spesso, per questo rivediamo regolarmente quali sistemi operativi supportare”. In sostanza, se uno smartphone non riceve più aggiornamenti, potrebbe non essere più compatibile con l’app.
Dal 1° luglio, l'app non sarà più utilizzabile su alcuni modelli ormai considerati obsoleti. Tra i dispositivi Apple interessati ci sono iPhone 5, iPhone 5c e iPhone 6. Per quanto riguarda Android, l'interruzione coinvolgerà Samsung Galaxy S5, LG G3, Sony Xperia Z2, Motorola Moto G (prima generazione) e Huawei Ascend Mate 2. Tutti questi telefoni non sono in grado di aggiornarsi ai sistemi operativi minimi richiesti, ovvero iOS 15.1 e Android 5.0.
Chi possiede uno di questi dispositivi dovrebbe verificare se è possibile installare una versione più recente del sistema operativo. In alcuni casi, un semplice aggiornamento potrebbe essere sufficiente per continuare a usare l'app.
Se invece il dispositivo non supporta gli aggiornamenti necessari, l’unica soluzione sarà passare a uno smartphone più recente. Non è indispensabile acquistare l’ultimo modello sul mercato, ma è importante che il telefono sia compatibile con le versioni di sistema attualmente richieste. Anche se questa scelta può sembrare un modo indiretto per spingere gli utenti a cambiare telefono, si tratta in realtà di una necessità tecnica: i dispositivi più vecchi non offrono più i livelli di sicurezza richiesti e non riescono a sostenere le funzioni moderne dell’app.
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