l'editoriale
Cerca
La decisione
20 Giugno 2025 - 18:40
Meta dovrà aspettare: le pubblicità su WhatsApp non arriveranno in Europa prima del 2026. A dirlo è la Data Protection Commission (DPC) irlandese, che ha in carico la vigilanza sul rispetto del GDPR da parte della multinazionale, visto che la sede europea del colosso di Mark Zuckerberg si trova proprio a Dublino.
Lunedì, Meta aveva annunciato che nei prossimi mesi sarebbero apparsi annunci pubblicitari nella sezione “Aggiornamenti” di WhatsApp, aprendo così una nuova fase per l’app di messaggistica finora priva di pubblicità dirette. Ma l’entusiasmo dell’azienda si è scontrato con lo scetticismo crescente degli attivisti per la privacy e con l’altolà delle autorità europee.
A preoccupare sono le modalità di profilazione degli utenti. Meta ha assicurato che non verranno utilizzati dati sensibili come conversazioni, gruppi o chiamate, ma che gli annunci saranno costruiti su parametri generici come posizione geografica e lingua. Tuttavia, il timore di un precedente resta alto.
L’autorità irlandese ha già annunciato che avvierà un confronto diretto con i responsabili di WhatsApp, per assicurarsi che l’introduzione della pubblicità sia pienamente conforme alle norme europee sulla privacy. Finché non ci sarà chiarezza, nessun annuncio pubblicitario potrà comparire nei Paesi dell’Unione.
L’UE si conferma così la barriera più solida al marketing spinto basato sui dati, mentre nel resto del mondo Meta accelera sulla monetizzazione delle sue piattaforme
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..