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Alla Lettera: il grafico che ha lasciato Milano per ridare vita alle insegne in Puglia

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Alla Lettera: il grafico che ha lasciato Milano per ridare vita alle insegne in Puglia

Nel centro storico di Conversano, in provincia di Bari, c’è una nuova bottega che profuma di smalto, vetro e foglia d’oro. Si chiama Alla Lettera ed è l’atelier-laboratorio aperto da un giovane grafico pugliese, Lillo Loris, che ha deciso di lasciare Milano per riportare in vita un mestiere quasi dimenticato: quello del letterista e dell’insegnista.

Nato nel 1994 a Monopoli, Lillo Loris ha studiato Graphic Design e Art Direction alla NABA di Milano, lavorando per anni come freelance per brand, attività commerciali e artisti del panorama musicale. L’interesse per il lettering, i graffiti e la calligrafia lo ha accompagnato fin dall’adolescenza, ma è stato grazie a un corso con il celebre sign painter americano Mike Meyer che ha riscoperto le tecniche tradizionali delle insegne dipinte a mano. Da quel momento è iniziato un percorso di ricerca appassionata: lo spolvero, gli smalti, la foglia d’oro applicata su vetro, recuperata dalla storica manifattura fiorentina Giusto Manetti Battiloro. L’approccio è quello dell’artigianato autentico, attento ai dettagli, fedele ai metodi di un tempo. Un lavoro lento, minuzioso e profondamente visivo, che ha rapidamente conquistato il pubblico dei social.

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La svolta è arrivata nel 2024, quando ha deciso di trasferirsi in Puglia per aprire il suo atelier in un’ex abitazione rimasta vuota da decenni, messa a disposizione dalla Fondazione d’Arti, impegnata nel ripopolamento del centro storico con artisti e artigiani. In pochi mesi, le immagini dei suoi lavori – insegne lucenti, gesti antichi, atmosfere sospese – hanno iniziato a circolare online, portando al progetto una visibilità inaspettata.

Il laboratorio è diventato un punto di riferimento non solo per nuove commissioni, ma anche per una riflessione culturale più ampia: far rivivere l’estetica delle lettere e delle insegne nel paesaggio urbano contemporaneo. Parallelamente, è nata l’idea di creare un archivio digitale delle insegne storiche italiane, invitando la comunità a fotografare e segnalare le scritte e le targhe che rischiano di scomparire. Tra i progetti più significativi realizzati da Alla Lettera c’è l’insegna per i 250 anni della Libreria Bocca di Milano, una delle attività librarie più antiche d’Italia, situata nella Galleria Vittorio Emanuele. Un esempio di come la tradizione possa dialogare con la contemporaneità, senza compromessi.

In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale e dall’intelligenza artificiale, l’arte manuale del lettering appare come un gesto controcorrente, capace di restituire valore al tempo, alla materia e all’identità visiva dei luoghi. Un lavoro che unisce ricerca, artigianato e memoria, e che oggi – grazie a progetti come Alla Lettera – torna a parlare alle nuove generazioni.

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