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Cinque videogiochi che ti faranno ripensare il mondo

Storie profonde, scelte morali e mondi che mettono in crisi certezze e identità

Cinque videogiochi che ti faranno ripensare il mondo

Dal ritorno del classico postcoloniale Amerzone a un’ironica riflessione sulla disabilità, passando per il nuovo capitolo di Doom in salsa medievale: ecco cinque videogiochi appena usciti che meritano attenzione non solo per il gameplay, ma per le storie e le idee che mettono in campo.

Amerzone – The Explorer’s Legacy
Un'avventura postcoloniale tra rimorsi e restituzioni

Remake espanso di una perla del 1999 firmata Benoît Sokal, Amerzone – The Explorer’s Legacy ci riporta in una fittizia nazione dell’America Latina devastata da tre europei in missione nel 1932: un illuminista diventato dittatore, un gesuita complice delle conversioni forzate, e uno scienziato che trafuga il sacro uovo degli uccelli bianchi. Sessant’anni dopo, quest’ultimo, ormai pentito, incarica un giovane giornalista di restituire l’uovo alla popolazione nativa. Il gioco, oggi ricostruito con nuovi dettagli e puzzle, affronta temi come il colonialismo, la continuità tra natura e cultura e la critica ai paradigmi occidentali. Nonostante certi limiti narrativi (tra cui il protagonista white savior), resta un’opera sorprendentemente attuale.
Disponibile su: Windows, PS5, Xbox Series X|S.

Blue Prince
Una villa labirintica tra enigmi e memoria

Un roguelite originale e stratificato, Blue Prince ci mette nei panni di un ragazzo che erediterà una misteriosa villa solo se riuscirà a raggiungerne la 46esima stanza in un solo giorno. Ogni partita è diversa, ma la casa segue regole che si imparano a decifrare. Puzzle ambientali, mappe generate proceduralmente e una narrazione quasi cospirativa rendono questo gioco un vero labirinto mentale.
Disponibile su: PS5, Windows, Xbox Series X|S. Incluso in PlayStation Plus Extra. Testi in inglese.

Clair Obscur: Expedition 33
Un GDR tra fantasia e riflessione metanarrativa

Ispirato ai classici JRPG dei primi anni 2000, questo gioco francese gioca sul desiderio di evasione – non solo del personaggio, ma anche del giocatore. Con uno stile visivo curatissimo e combattimenti a turni raffinati, Clair Obscur: Expedition 33 si presenta come una fiaba digitale, e nel finale ci interroga: restare nella finzione o tornare alla realtà? Dietro la narrazione, si cela anche una riflessione sul marketing dell’indipendenza e sulla vera natura delle produzioni videoludiche oggi.
Disponibile su: Windows, PS5, Xbox Series X|S. Testi in italiano, doppiaggio consigliato in francese.

DOOM: The Dark Ages
Lo sparatutto cult torna alle origini (medievali)

Con The Dark Ages, Doom reinterpreta la sua storica formula trasportandoci in un medioevo cupo e tecnologico, dove il ritmo rallenta e la parata degli attacchi sostituisce la solita frenesia. Un ritorno alle origini, ma con nuovi spazi esplorabili e un gameplay più tattico. In sottofondo, però, rimane forte il legame con l’apparato militare-industriale, non solo nella storia della serie ma anche nella realtà: Microsoft, proprietaria del franchise, è stata recentemente inserita nella lista di boicottaggio del movimento BDS per le sue collaborazioni con l’esercito israeliano.
Disponibile su: Windows, PS4, Xbox Series X|S. Doppiato in italiano.

to a T
Una favola (forse troppo) leggera sulla disabilità

Il nuovo progetto di Keita Takahashi, creatore di Katamari Damacy, racconta la quotidianità di un ragazzo con le braccia bloccate nella posa a T. to a T si presenta come una commedia interattiva per bambini, con un messaggio positivo (“ogni persona è della forma perfetta”), ma rischia la superficialità. Il mondo di gioco è troppo accomodante, i problemi sociali quasi assenti, e il protagonista finisce per trasformare la sua condizione in un superpotere utile – e produttivo. Un’occasione solo parzialmente centrata, anche per la mancanza di opzioni di accessibilità.
Disponibile su: Windows, PS5, Xbox Series X|S. Traduzione italiana non impeccabile.

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