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Videogiochi

Nonni da KO: in Giappone si gioca a Tekken 8 nei centri per anziani

Videogiochi per socializzare, migliorare la memoria e abbattere (letteralmente) le barriere

Nonni da KO: in Giappone si gioca a Tekken 8 nei centri per anziani

Nel Paese in cui l’innovazione incontra la tradizione con naturalezza, i videogiochi diventano alleati della terza età. Accade in Giappone, dove l’ultima tendenza tra gli over 60 non sono i classici passatempi da centro ricreativo, ma le sfide digitali all’ultimo round su titoli iconici come Tekken 8.

A promuovere questa nuova forma di intrattenimento è Care Esports, associazione che da tempo punta a coinvolgere le generazioni più mature nel mondo del gaming competitivo. L’iniziativa ha preso la forma di un vero e proprio torneo annuale, curato nei minimi dettagli: ogni partecipante ha una propria scheda con età, nome e personaggio scelto, mentre le partite vengono trasmesse in diretta streaming, complete di commenti e interviste post-match.

L’edizione di quest’anno ha visto due settantatreenni sfidarsi in una finale epica: Yoshie Murabe, che ha scelto Panda, e Sadayuki Kato, nei panni del mascherato King. A trionfare è stata Murabe, che ha saputo mettere in difficoltà l’avversario con una strategia tanto elementare quanto letale, replicando lo stesso colpo a raffica e mettendo in crisi il suo sfidante. Non serve infatti essere nativi digitali per dominare il ring virtuale: basta un po’ di astuzia e il coraggio di mettersi in gioco.

Yoshie Murabe, la vincitrice dell'ultimo torneo di Tekken 8

Oltre al puro divertimento, queste iniziative hanno anche un valore scientifico importante. Diverse ricerche internazionali, tra cui uno studio condotto dall’Università di San Francisco, mostrano come i videogame siano utili nel rallentare il declino cognitivo, rafforzando funzioni mentali come memoria, concentrazione e capacità di reazione. In Giappone, dove la tecnologia è vista come un’estensione naturale della quotidianità, anche gli anziani si avvicinano al mondo videoludico con entusiasmo e curiosità.

Tekken 8, in particolare, si presta perfettamente allo scopo: comandi semplici, ritmo serrato e una lunga storia alle spalle, che lo rende familiare anche a chi ha frequentato le sale giochi decenni fa. E c’è un dettaglio quasi simbolico: tra i personaggi storici del gioco figura Heihachi Mishima, un lottatore dalla chioma bianca che incarna alla perfezione lo spirito combattivo della terza età.

Heihachi Mishima in una scena del gioco

Videogiochi come ponte tra generazioni, terapia contro la solitudine e palestra per la mente: nei centri sociali di domani, joystick e console potrebbero diventare strumenti quotidiani. E se la sfida all’invecchiamento si gioca su un ring virtuale, gli anziani giapponesi sembrano già aver imparato a vincere.

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