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L'intervista
20 Agosto 2025 - 18:30
Un giorno ti rendi conto che tuo padre non parla solo a te, ma a un piccolo esercito di sconosciuti che, ascoltandolo, si sente immediatamente a casa. È quello che è successo a Dada e suo figlio Marcolino, originari della Val Susa e creatori della pagina Instagram @gliaudiodimiopadre, diventata in pochi mesi un fenomeno affettivo prima ancora che digitale: centinaia di migliaia di persone di tutte le età che si riconoscono in quelle note vocali sgrammaticate, malinconiche, esilaranti nella loro spontaneità. Gli “audio di papà” sono diventati patrimonio collettivo, al punto che per strada fermano Dada per dirgli: “anche il mio è così”.
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Quando hai capito che gli audio di tuo padre non erano solo tuoi, ma anche degli altri?
Probabilmente quando hanno iniziato a fermarmi affettuosamente per strada persone che erano di tutte le età, dai dodici ai sessanta anni. Era una sensazione nuova, strana ma piacevole di essere vicino a tutti.
Dove finisce Dada e comincia @gliaudiodimiopadre?
Per ora non è ancora finito nulla ma posso dire che è iniziato tutto una sera in cui Marcolino, mio figlio, ha pubblicato un mio messaggio vocale quasi per caso. Quello delle cuffiette smarrite. Da lì in poi ci siamo sbizzarriti.
Cosa ti spinge a condividere e cosa, invece, scegli di tenere nascosto?
Al momento non mi sono mai posto la domanda di cosa dover nascondere a parte ovviamente il rapporto con mia moglie è mia figlia che non sono direttamente incluse in questa pagina. Ma queste sono omissioni non nascondimenti.
Chi sei quando smetti di scrivere? Riesci mai davvero a smettere?
Non scrivo quasi nulla a parte i video sponsor che le aziende vogliono giustamente visionare prima della pubblicazione per il resto è tutto molto spontaneo a parte i tagli che fa Marcolino perché dice che sono prolisso...
Ricevi storie? Ti scrivono “anche mio padre…”?
Certo ricevo parecchi commenti anche emozionanti che devo dire sono quelli che preferisco anche se contribuiscono ha creato il senso quasi di responsabilità che non prevedevo all'inizio.
Cosa ti ha più commosso tra le risposte ricevute?
Sono tanti, non li ricordo tutti e neanche potrei fare una hit parade....Una volta una ragazzina mi ha scritto che avrebbe desiderato che io fossi " sua madre" questo da un lato mi ha fatto sorridere e dall'altro commuovere.
Hai mai pensato di smettere? E se sì, cosa ti ha fatto continuare?
No, per il momento non ci ho mai pensato anche perché vivo questa cosa in modo molto leggero e poi la parte più pesante è annosa la segue Marcolino.
Chi è Dada, oggi, dopo tutti quegli audio?
Oggi data è lo stesso di prima semplicemente molti più figli soprattutto perché figli che lo vedono come un padre. Questo ovviamente mi lusinga molto e mi fa sentire responsabile di ciò che dico e di come lo dico.
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