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SERIE TV
25 Agosto 2025 - 21:45
Fonte: Instagram/ Nightline ABC
Un nuovo capitolo mediatico sull’omicidio di Meredith Kercher rischia di trasformarsi in un caso dentro al caso. La famiglia della studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007 ha preso posizione contro la miniserie di Disney+, The Twisted Tale of Amanda Knox, ritenendola un’operazione sensazionalistica e «indegna», più utile a rilanciare la figura di Knox che a ricostruire con equilibrio una delle vicende giudiziarie più discusse d’Italia.
La produzione in otto puntate nasce dall’autobiografia di Amanda Knox, la giovane americana che fu al centro dell’inchiesta insieme al suo ex fidanzato Raffaele Sollecito e che, dopo un lungo iter processuale, è stata assolta in via definitiva. Alla guida del progetto, anche in veste di produttrici esecutive, compaiono la stessa Knox e Monica Lewinsky, ex stagista della Casa Bianca.
Francesco Maresca, storico legale dei Kercher, ha spiegato al Daily Telegraph che, a suo avviso, l’operazione conferma la volontà di Knox di mantenere vivo l’interesse attorno al suo nome. Secondo l’avvocato, i Kercher non si opporrebbero a un documentario capace di raccontare i fatti con rigore e senza prendere posizione, ma ritengono che la miniserie finisca per rimettere al centro la ex imputata, lasciando in ombra la memoria della vittima.
Maresca ha inoltre sottolineato come la famiglia debba ancora una volta assistere a una narrazione che «rimescola le carte», puntando i riflettori sulla lotta di Knox per dimostrare la propria innocenza piuttosto che sul dramma di Meredith.
A quasi vent’anni dal delitto, la vicenda continua ad avere un forte impatto sulla famiglia Kercher. Dopo la scomparsa dei genitori, sono i fratelli e la sorella di Meredith a seguirne la memoria e ogni nuova produzione che torna a raccontare il caso riapre una pagina che per loro non si è mai davvero chiusa.
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