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ROYAL FAMILY
29 Agosto 2025 - 14:05
Fonte: Instagram/ The royal family
Un ritorno che non lascia indifferenti. Harry, il principe che ha voltato le spalle a Buckingham Palace, rimetterà piede a Londra l’8 settembre, nello stesso giorno in cui il Paese ricorderà la morte della regina Elisabetta II. Nonna adorata, confidente silenziosa, ultimo legame con una famiglia che oggi lo guarda con sospetto.
Ufficialmente, Harry torna per i WellChild Awards, l’evento benefico di cui è patron da quasi vent’anni e che celebra i bambini gravemente malati. Ma la coincidenza della data è troppo forte per non accendere i riflettori: il nipote ribelle sarà a Londra nel giorno del terzo anniversario della sovrana, proprio mentre il resto della famiglia si stringerà a Balmoral, dove Elisabetta si spense nel 2022.
C’è chi vede in questa visita un segnale di disgelo con re Carlo III, malato e, secondo indiscrezioni, più incline a tendere la mano al figlio minore. L’incontro segreto di luglio tra i suoi consiglieri e quelli del duca aveva già alimentato speranze. Eppure, la ferita resta profonda: Harry ha denunciato la mancanza di protezione nel Regno Unito, ha perso la battaglia legale per la scorta, e ha accusato pubblicamente la sua famiglia nel libro che ha fatto tremare la corona.
Se con il padre uno spiraglio resta, con il fratello William la frattura appare insanabile. L’erede al trono non perdona, non dimentica, e soprattutto non si fida. Per lui, Harry resta il traditore che ha scelto di trasformare i panni sporchi in bestseller e interviste televisive.
Dietro ogni scelta del duca di Sussex aleggia l’ombra della madre. Diana gli ha trasmesso l’attenzione per i più fragili, ma anche la diffidenza verso l’apparato reale che, ai suoi occhi, non seppe proteggerla. È questo il nodo che tiene lontani Meghan e i piccoli Archie e Lilibet: Harry teme che senza scorta di Stato, riportarli nel Regno Unito sarebbe troppo rischioso. Un messaggio non solo politico, ma profondamente personale, rivolto anche al padre.
Harry dunque arriverà solo. Per onorare i bambini che combattono la loro battaglia quotidiana, ma inevitabilmente anche per fare i conti con la sua. In una Londra che, tra memoria della regina e attesa di un gesto di riavvicinamento, guarda a lui come all’ospite più ingombrante che possa tornare a casa.
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