Cerca

Letto per Voi

"Londra", ecco (finalmente) il Celine perduto

Un flusso di coscienza che trascina nel vortice della follia umana e di una umanità dolente

"Londra", ecco (finalmente) il Celine perduto

È una riscoperta letteraria che ha il sapore del miracolo. Con “Londra” (a cura di Régis Tettamanzi, traduzione di Ottavio Fatica, 25 euro), Adelphi porta finalmente ai lettori italiani il più vasto tra i manoscritti ritrovati di Louis-Ferdinand Céline, l’autore che con “Viaggio al termine della notte” e “Morte a credito” ha rivoluzionato la lingua del Novecento.

Il manoscritto, oltre mille pagine ingiallite e tormentate da correzioni, era scomparso nel caos della Seconda guerra mondiale, trafugato quando Céline fuggì da Parigi con la moglie Lucette e il suo inseparabile gatto. Per decenni se ne erano perse le tracce, fino a quando il giornalista Jean-Pierre Thibaudat lo ha ricevuto da un misterioso depositario, con la promessa di pubblicarlo solo dopo la morte di Lucette, avvenuta nel 2019.

Ora quelle pagine, tradotte da Ottavio Fatica, vedono la luce in Italia dopo l’uscita francese del 2022 per Gallimard. “Londra” rappresenta il seguito ideale di “Guerra”, ma sposta l’azione oltre la Manica, in una città di fumo, miseria e desiderio. Attraverso l’alter ego Ferdinand, Céline racconta il dopoguerra con il suo stile inconfondibile: urla, interruzioni, un flusso di coscienza che trascina nel vortice della follia umana.

Angèle, prostituta intraprendente, diventa il simbolo di una sopravvivenza carnale e disperata. “Le vedo ancora contrarsi fino a spezzarsi, le belle gambe di Angèle”, scrive l’autore, condensando in una sola immagine l’erotismo e la rovina che attraversano il romanzo.

Tra turpiloquio e visioni di carne e fango, “Londra” mostra l’uomo Céline, lacerato tra l’istinto e la colpa. È una discesa agli inferi senza catarsi, ma anche un’opera che parla sorprendentemente al presente, al nostro tempo di estremi e ossessioni.

Con questa pubblicazione, la parabola dello scrittore francese trova la sua chiusura ideale: un viaggio che comincia nella guerra e finisce nelle viscere di Londra, dove l’umanità, privata di ogni illusione, si aggrappa ancora alla vita.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.