Hunziker-Tronchetti Provera,
questa volta è davvero finita

Sarà un Natale da single per Michelle Hunziker, gli indizi ci sono tutti. Perché adesso sarebbe finita anche la storia che l’ha legata negli ultimi mesi a Nino Tronchetti Provera, cugino dell’attuale compagno di Chiara Ferragni. Solo qualche settimana fa «Vanity Fair» anticipava che i due avevano in progetto la convivenza in una villa con giardino privato a due passi da piazza San Babila, a Milano, un complesso da 700 metri quadrati.

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In realtà però da allora Michelle e Nino insieme non li ha più visti nessuno. Anzi, il settimanale «Chi» ha lanciato il sospetto della rottura analizzando le immagini scattate durante la serata di beneficenza della Fondazione Ieo-Monzino. Lei era tra le invitate anche per stare vicino alla figlia Aurora, conduttrice dell’appuntamento, ma del compagno nemmeno l’ombra. Piuttosto durante la cena è comparso un altro uomo al suo fianco, Eric Vandeville.

Nessun gesto affettuoso tra i due, ma comunque una presenza che ha alimentato le voci di un addio. Anzi, le ha rinvigorite, perché da settimane in effetti gli esperti di gossip concordano: non c’è futuro per la coppia. E lei, intervistata solo pochi giorni fa dalla rivista tedesca «Bunte», ha risposto su tutto a cominciare dal futuro matrimonio della figlia con Goffredo Cerza. Ma quando si è trattato di parlare della sua vita amorosa ha fatto scena muta trincerandosi dietro ad un eloquente «no comment», conferma indiretta della crisi.

Di recente lei, in un’intervista al Corriere della Sera ha spiegato come secondo lei ci sono persone che si attraggono in una certa fase della loro vita «perché c’è un pezzo di cammino che bisogna fare insieme. Sono persone molto importanti con le quali condividi un progetto di vita, i figli e che rimarranno nel tuo cuore per sempre».

Però poi arriva il momento in cui è necessario fare dei conti. I matrimoni finiscono quando i protagonisti «smettono di guardare nella stessa direzione» o anche perché «uno va a cento all’ora e l’altro a cinquanta e così alla prima curva non ci si vede più».