Paola Iezzi a cuore aperto:
«Chiara, Robbie: dico tutto»

Paola Iezzi ha rischiato di essere catalogata per tutta la vita come Paola & Chiara. Per lei sarebbe stato poco e per questo Paola Iezzi ha preso altre strade, compresa dallo scorso anno quella di giudice a “X Factor”, tornando però sempre ai suoi affetti come ha raccontato al podcast “Passa dal Bsmt”. Tutto questo significa essere arrivata a 51 anni senza un figlio. «Se avessi potuto donare questa cosa a qualcuno che non può averne, lo avrei fatto. Ho scelto io di non avere figli, so quanto per alcune coppie che non riescono ad averne, quanto è complicato il percorso che porta alcune donne ad accettare di non poter avere figli. Per me è stata una scelta consapevole, perché sapevo che non avrei potuto. Avrei dovuto smettere di fare questo mestiere e per me sarebbe stata una sofferenza troppo grande». In effetti uno dei suoi fidanzati in passato le aveva chiesto di smettere con la musica per «mettere su famiglia». Mi sono sentita una specie di prigione che si costruiva intorno a me. Una persona che ti ama e sa da dove vieni, non può chiedertelo, conoscendo la tua storia». Da 18 anni frequenta Paolo Santambrogio, fotografo e regista che condivide tutte le sue scelte. Ma la vita avrebbe potuto prendere altre pieghe. Alla fine degli anni '90, nel pieno boom della coppia con sua sorella, conobbe Robbie Williams. «Ci incontrammo, io e Chiara aprivamo il suo concerto in Italia. Lui si informò su di me, mi invitò al concerto e io gli dissi: “Guarda ho già i biglietti”. Allora mi invitò nel backstage e mi chiese se volevo andare con lui a Como a dormire, ma io non me la sentivo e gli ho detto di no. Anche se ero single».

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Compagno a parte, c'è sempre stata Chiara: «La separazione è stata un discorso di visioni, abbiamo litigato perché abbiamo vissuto per tanti anni in simbiosi, non era sano. Chiara si è voluta staccare dal duo perché voleva fare l’attrice, però è stato difficile comunicarmelo. Il suo allontanamento l’ho vissuta malissimo. Sono stata arrabbiata con lei per un po’ perché non capivo perché lei non amasse più stare in quella cosa».