Emanuel Lo a Giorgia «Sei bella
Ci facciamo una foto insieme?»

Ventitré anni insieme. Emanuel Lo e Giorgia si sono incontrati per la prima volta nel 2002, quando la cantante romana era in tour. Lui faceva il ballerino, curava anche alcune coreografie e mai più avrebbe immaginato il finale, come ha confessato al «Corriere della Sera»: «Non avevo tempo per avere una storia, a volte capitava uno scambio di sguardi ma facevo finta di niente. Con Giorgia è stato diverso, ho capito subito che non era l’avventura di un giorno, che era qualcosa di grande. Mi spaventava e mi attirava».

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Non è stato facile, comunque, perché lei ha qualche anno in più: «Mi considerava troppo giovane e perché avevo “la fila”. Ma non sa quanta ce n’era per lei. Per conquistarla mi sono dovuto aprire al cento per cento. All’inizio della nostra storia era gelosissima e controllava tutto, anche il cellulare». E ricorda benissimo l’approccio: «Quando ci provai la prima volta con lei mi disse che ero troppo piccolo. Le stavo insegnando un passo in corridoio. L’ho stretta, i nostri corpi si sono strusciati. Aveva un sorriso stupendo e le ho detto: “Sei bella, possiamo farci una foto?”».

Da allora, una vita sempre un due coronata anche dalla nascita di un figlio. E nessun pensiero di tradimento che l’abbia mai sfiorato: «Giorgia era molto gelosa e controllava il mio cellulare. Mai trovato niente. Lo ammetto, in passato sono stato uno che ha tradito, prima di lei. So come ci si sente dopo, si sta male. La cosa bella con Giorgia è che glielo posso dire in faccia senza paura: “Non ti ho mai tradita”».

Nel video di “Golpe”, il suo ultimo singolo, c’è un uomo che glie la sta per rubare: «Solo al pensiero sudo freddo. Infatti alla fine la porto via. L’idea che baciasse un altro non mi andava giù. Così la bacio io». Di nozze però non si parla: «La proposta gliel’ho fatta in verità. Avevo pensato a tutto: camino acceso, atmosfera, musica, l’anello. Ci siamo messi a piangere come due cretini. Però dal giorno dopo abbiamo ricominciato a vivere, presi dagli impegni. Sono passati 16 anni. Quel sì che ci siamo detti però è come se valesse davvero».