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Il caso

“Mi è venuta voglia di sciare, ma sono molto impegnato”: Oliva atterra con l’elicottero sulle piste per la seconda volta

Dopo l’episodio di aprile a Madonna di Campiglio, l’imprenditore 65enne viene fermato dai carabinieri al Maniva

“Mi è venuta voglia di sciare, ma sono molto impegnato”: Oliva atterra con l’elicottero sulle piste per la seconda volta

Giorgio Bortolo Oliva, noto imprenditore di 65 anni, è tornato a far parlare di sé per un episodio insolito sulle piste da sci. Sabato 13 dicembre, l’uomo ha effettuato un atterraggio non autorizzato con il suo elicottero privato direttamente sul comprensorio del Maniva, in provincia di Brescia.

Secondo le ricostruzioni, Oliva avrebbe parcheggiato il suo Robinson R66 evitando la seggiovia, per poi scendere sugli sci e godersi una discesa prima di essere intercettato dai carabinieri sciatori. I militari della Compagnia di Salò hanno prontamente segnalato l’accaduto all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. L’imprenditore rischia ora la sospensione o la revoca della licenza di volo, considerando che non si tratta di un caso isolato.

Già ad aprile di quest’anno, Oliva, presidente delle Industrie Riunite Odolesi e pilota esperto, era stato multato di 2mila euro per un precedente atterraggio senza permesso sulle piste di Madonna di Campiglio. All’epoca aveva giustificato il gesto dicendo: “Sono molto impegnato con il lavoro, ma avevo una gran voglia di sciare”. Dopo aver ricevuto il verbale, aveva rimesso gli sci sull’elicottero e fatto ritorno in azienda.

Non è la prima volta che l’imprenditore si trova coinvolto in incidenti in alta quota. Nel 2020, mentre si recava a Cervinia, un elicottero su cui viaggiava insieme a un amico precipitò vicino ai laghi delle Cime Bianche, in Valle d’Aosta. L’incidente provocò la morte di Alfredo Buda, 59 anni, manager della Iro Spa di Odolo. Oliva, rimasto illeso, fu rinviato a giudizio per omicidio colposo. La Procura di Aosta aveva sottolineato che le condizioni di nebbia in quota non erano idonee al volo. Nel 2023 l’imprenditore patteggiò una condanna a otto mesi con sospensione condizionale.

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