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Cenoni 2025: Natale e Capodanno più cari, come risparmiare senza rinunce

I rincari dei prezzi alimentari colpiscono pesce, dolci e carni, ma con strategie intelligenti le famiglie possono contenere la spesa e godersi le feste

Cenoni 2025: Natale e Capodanno più cari, come risparmiare senza rinunce

Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, le famiglie italiane si preparano a fare i conti con un aumento dei costi per i tradizionali cenoni di Natale e Capodanno. Prezzi del pesce in crescita e panettoni più cari rendono essenziale pianificare con attenzione la spesa, evitando sprechi superflui.

I numeri dei rincari

Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel 2025 il costo delle principali cene festive registra un incremento rispetto allo scorso anno. I piatti della tradizione restano al centro delle tavole, con un occhio alle rivisitazioni moderne. L’indagine prende in considerazione tre tipologie di menù: uno classico, uno economico e per la prima volta un “ristretto”, pensato per contenere i costi senza rinunciare al gusto.

  • Vigilia di Natale: il menù classico sale a circa 46,41 € a persona (+5%), mentre la versione low cost arriva a 26,52 € (+3%).

  • Capodanno: il classico raggiunge 57,82 € (+2%), con la versione economica a 32,84 € (+2%).

  • La differenza tra menù tradizionali e low cost può superare il 40%.

Cene in casa, scelte più economiche

L’analisi evidenzia che la maggior parte delle famiglie trascorrerà le feste a casa o con parenti e amici, preferendo non andare al ristorante: solo il 30% degli italiani pensa a prenotare all’esterno. La situazione economica e l’inflazione spingono inoltre circa un terzo delle famiglie a rinunciare ad almeno una portata per risparmiare.


Come ridurre i costi senza rinunce

Il report suggerisce alcune strategie per limitare la spesa: approfittare di promozioni, acquistare da produttori diretti e considerare prodotti surgelati. Gli aumenti più pesanti riguardano soprattutto pesce, frutta e dolci, elementi chiave del cenone.

Dettaglio dei rincari alimentari

Secondo i dati Istat e Codacons, i principali aumenti riguardano:

  • Bevande e dolci: cacao e cioccolato in polvere +20%, caffè +18%, cioccolato confezionato +10%

  • Carni: bovina +8%, vitello e macinato in crescita, anche pollo e uova +5-8%

  • Pesce e frutti di mare: +4% e oltre

  • Latticini, frutta secca e noci: +6%

Unica nota positiva: l’olio extravergine d’oliva cala di prezzo e anche lo spumante per i brindisi di fine anno risulta più accessibile.

Per affrontare le feste senza stress economico, le famiglie italiane dovranno bilanciare tradizione e risparmio, scegliendo menù più contenuti e sfruttando strategie di acquisto intelligenti. Anche in un contesto di rincari, è possibile godersi Natale e Capodanno senza compromettere la qualità delle tavole.

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