Verso accise uguali e bollette più leggere: cosa cambia per auto, luce e gas nel 2026

Il Governo ha previsto un piano pluriennale che riguarda il riallineamento delle accise per pareggiare le aliquote tra benzina e gasolio, finora differenziate. Per l'anno 2026, l'accisa sul diesel subirà un incremento di circa 1 centesimo al litro. Questo fa parte di un percorso che porterà l'aumento totale a circa 5 centesimi entro il 2030. Contemporaneamente, l'accisa sulla benzina subirà una lieve riduzione, sempre di 1 centesimo, con l'obiettivo finale di rendere le due tassazioni identiche.

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Cambiamenti anche per le bollette di gas e luce. Il passaggio al nuovo anno porta con sé segnali incoraggianti, secondo le analisi condotte da Facile.it, il 2026 si prospetta come un anno di parziale sollievo per la spesa energetica domestica, con una riduzione complessiva che potrebbe sfiorare il 9% rispetto all'anno precedente.

A parità di consumi e condizioni contrattuali, la spesa media annua per una famiglia tipo (con un consumo di 2.700 kWh di luce e 1.400 smc di gas) è destinata a scendere in modo significativo da 2.450 euro a 2.236 con un risparmio di circa 212 euro in meno nel corso del dodici mesi.

Per quanto riguarda il gas le stime prevedono una riduzione del 12%. In termini monetari, la bolletta del gas passerebbe dai 1.691 euro del 2025 ai 1.493 euro del 2026. 

Non tutti i consumatori percepiranno il calo con la stessa velocità. I beneficiari immediati saranno i clienti con contratti a prezzo indicizzato, ossia chi ha scelto tariffe legate direttamente agli indici di mercato. Chi invece ha un contratto a prezzo fisso potrà valutare un cambio di offerta per rinegoziare la propria tariffa e allinearla alle nuove, più vantaggiose, quotazioni di mercato.

Un punto fondamentale ribadito da ARERA (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) riguarda la protezione dei clienti vulnerabili (anziani over 75, persone in condizioni economiche svantaggiate o con disabilità).

Questi utenti, anche se attualmente si trovano nel Mercato Libero, conservano il diritto permanente di rientrare nel Servizio di Maggior Tutela. Si tratta di una garanzia fondamentale che permette alle fasce più fragili della popolazione di optare per un regime di prezzi regolamentati qualora le offerte del mercato libero non risultassero più convenienti o trasparenti.