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I comitati civici incalzano i candidati: «In centro e periferia lo stesso caos»

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Pulizia del centro, presidio del territorio, sicurezza, ascolto dei cittadini, maggior cura del verde e delle aree pubbliche. In estrema sintesi sono queste le richieste dei comitati spontanei di Torino rivolte ai candidati sindaci. I gruppi di residenti che da tempo si battono per migliorare il territorio in cui vivono ora si aspettano maggior coinvolgimento in vista delle elezioni. E c’è chi si è già messo all’opera per incontrare i possibili futuri primi cittadini. Il comitato PuliAamo Torino ad esempio il prossimo lunedì incontrerà Damilano. «Abbiamo deciso di organizzare degli incontri con i candidati e speriamo di essere finalmente ascoltati - spiega la presidente Rossella Tenardi - i portici del centro sono sempre più sporchi, ci sono clochard che urinano a ogni angolo, mancano i servizi, gli scippi e i furti sono all’ordine del giorno». Problemi che abbondano anche fuori dal salotto buono. «La pedonalizzazione sta facendo chiudere le attività storiche di Borgo Dora che è sempre più assediato dalla movida - sottolinea Daniela Rodia, del comitato La voce di tutti -, il Comune e la Circoscrizione ci hanno ignorato, ora vogliamo risposte dai candidati». Anche i comitati delle Circoscrizioni 3, 4 e 5 si sono già attivati. «Stiamo preparando una “lista dei desideri” da consegnare a Lo Russo, a Damilano e agli altri, chiediamo maggiori risorse per gli sfalci e un’app per facilitare il dialogo tra cittadini e istituzioni» spiegano Armando Monticone, presidente del Circolo L’Aquilone Torino Legambiente, e Lorenzo Paparo, presidente del Comitato Parella Sud-Ovest. «È anche necessario - aggiungono il segretario di Torino Bcps, Lorenzo Ciravegna, e il presidente dell’associazione Libertà di Parola, Michele Checa - stanziare più fondi per sistemare le strade, i marciapiedi e le aree gioco che cadono a pezzi».
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