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Per il caos monopattini c’è la stretta dei vigili: via a multe e sequestri

monopattino sequestro
Tolleranza zero per i monopattini abbandonati in mezzo ai marciapiedi e, soprattutto, in corrispondenza delle fermate di bus, tram e metropolitana. La mail inviata dal comandante dei vigili Emiliano Bezzon ai suoi uomini parla chiaro: è tempo di multe e sequestri.

«Stiamo facendo un monitoraggio per vedere quali siano i punti della città più sensibili all’abbandono dei monopattini - spiega Bezzon -. Non possiamo intervenire su tutti i mezzi lasciati sui marciapiedi, ma ci sono luoghi particolari, soprattutto vicino alle stazioni, dove è difficile accedere se c’è un monopattino d’intralcio, specie se si va di corsa».

Da qui l’indicazione di monitorare con maggiore attenzione i varchi di accesso a Porta Nuova e Porta Susa. «Occorre sensibilizzare le pattuglie che svolgono il servizio di “controllo mobilità sostenibile” per individuare i siti dove il fenomeno dell’abbandono di monopattini in posizione pericolosa o di grave intralcio è presente in modo evidente o comunque tale da rappresentare una vera e propria criticità», si legge nella comunicazione inviata da Bezzon ai comandi e datata 9 agosto 2021.

«Questo allo scopo di relazionare in merito a poter predisporre il servizio di rimozione coatta con il Rssi». Vale a dire portando il monopattino nei depositi della polizia municipale.

MULTE E SEQUESTRI Passata la fase di “mappatura” delle zone critiche, i civich procederanno alla rimozione dei mezzi d’intralcio. «Verranno multati, rimossi e portati via - precisa il comandante dei vigili -. Per riaverli occorrerà pagare le spese di rimozione, esattamente come avviene per le automobili o per le motociclette». La questione non cambia se si tratta di veicoli di proprietà di una società che li noleggia in sharing. «Ne risponde direttamente il proprietario, cioè l’azienda di sharing, che potrà comunicarci i dati completi dell’ultimo utilizzatore del monopattino, a cui noi notificheremo il verbale come avviene per tutti i veicoli a noleggio», chiarisce Bezzon. In alternativa, come avviene con i mezzi in sharing, sarà la ditta a rivalersi direttamente sull’utente multato. La stretta è partita, non resta che vedere come verrà accolta dalle ditte che hanno portato i monopattini in sharing a Torino.
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