Ha difeso la sua compagna dalle continue angherie del figlio che, anche giovedì sera, nonostante la presenza dell’uomo, non ha esitato ad alzare le mani contro la donna. «Dammi i soldi, lo so che li tenete tutti per voi». Il 50enne (le generalità di tutti i protagonisti non sono state fornite dalle forze dell’ordine), affetto dalla dipendenza da alcol, ha cominciato a distruggere le suppellettili di casa e poi si è accanito contro la madre. Il compagno della donna, 65 anni, che non vive in quell’appartamento, ma che si trovava lì per cena, ha tentato di allontanare l’aggressore, ma non riuscendoci ha estratto una pistola.
«Ho sparato in alto per spaventarlo - ha poi dichiarato alla polizia -, non so spiegarmi perché il proiettile sia andato a segno, forse di rimbalzo». L’ogiva, infatti, ha colpito di striscio la spalla sinistra di quello che a tutti gli effetti può considerarsi il figliastro dello sparatore, e la ferita ha cominciato a sanguinare. È stato il patrigno stesso a chiamare l’ambulanza e a consegnarsi alle volanti della polizia. Il ferito è stato portato alle Molinette con un’ambulanza del 118; è stato medicato e dimesso poche ore dopo.
Dopo i primi rilievi il 65enne è stato arrestato, non per il ferimento del figlio della sua compagna, per cui è stato denunciato per lesioni, ma perché quella pistola non la doveva avere con sé. Si tratta, infatti , di un’arma che, insieme ad altre, l’uomo aveva regolarmente denunciato in quanto praticante di tiro sportivo. Quella pistola, però, non poteva stare alla sua cintola, tanto più carica e con il colpo in canna, ma presso la sua abitazione.
Non è la prima volta che la polizia interviene in quell’appartamento di strada Antica di Grugliasco perché «quella povera donna - spiegano i vicini - viene regolarmente maltrattata dal figlio che pretende che gli venga consegnata l’intera pensione della madre». In altre occasioni, infatti, erano stati proprio i vicini a contattare il 112: «Sta massacrando quella povera donna, dovete intervenire».
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Mentre si trovava al pronto soccorso per essere medicato, il 50enne è stato raggiunto anche dalla notizia di una denuncia a suo carico per maltrattamenti in famiglia, per giunta non la prima. Sulla vicenda, il sostituto procuratore Enzo Bucarelli ha aperto un fascicolo penale e attende una dettagliata informativa della polizia che già nella giornata di ieri ha sentito sparatore, ferito e la donna maltrattata. «Non è possibile - aggiungono altri vicini - che abbiano arrestato il patrigno. Non fosse intervenuto, quella donna poteva essere uccisa e sarebbe stata una tragedia».
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