Ancora una volta i protagonisti sono stati i cani delle Fiamme Gialle Joy, Loca ed Ebron. In pochi minuti i tre segugi hanno fiutato e individuato la bellezza di mezzo chilo di cocaina purissima e di quasi settechili di marijuana. La droga era nascosta all’interno di alcuni trolley che si trovavano all’interno del bagagliaio di un pullman proveniente dalla Spagna e che ha fatto capolinea al terminal di corso Vittorio Emanuele II. Non solo, i tre cani hanno individuato lo stupefacente che era mischiato all’interno di confezionisigillate di patatinefritte. Un escamotage utilizzato da molti trafficanti perché il prodotto con il quale vengono confezionate le patatine, fungerebbe da schermo per qualunque odore, compresi quelli della cocaina e della marijuana. Infatti solo cani ben addestrati e con un olfatto fuori dal comune, quali sono Joy, Loca ed Ebron, possono percepire l’effluvio, sia pur tenue della droga. Ma i cani, in quest’operazione condotta dal Gruppo pronto impiego della Guardia di Finanza subalpina, hanno anche ricoperto un altro ruolo: quello di individuare i proprietari dei trolley che avevano negato (una volta trovata la droga) che le valige appartenessero a loro. L’odore residuale sugli abiti di quattro trafficanti è stato sufficiente perché i cani li bloccassero con certezza. In manette sono finiti una giovane donna dominicana, una sessantenne di origini spagnole, un ventennemarocchino ed un trentenneitaliano, viaggiatori abituali sulla linea di autobus low cost che collega la penisola iberica con l’Italia. «I nostri controlli - spiegano dal comando di corso IV Novembre -, nelle aree cosiddette sensibili, quali terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, spesso prendono il via anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini al numero “117” e si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe». E in effetti la Guardia di Finanza ha ottenuto negli ultimi anni (anche durante il periodo della pandemia) significativi risultati attraverso i controlli dei bus che viaggiano lungo direttrici internazionali. Una lotta allo traffico di stupefacenti che diventa sempre più sofisticata per i metodi di trasporto utilizzati dai trafficanti, che in questo caso, però, sono stati smascherati dai tre Finanzieri a quattro zampe. I cani vengono utilizzati anche nell’aeroporto Sandro Pertini dove, in più occasioni, è stata trovata della droga nascosta nei bagagli di alcuni passeggeri. La provenienza è quasi sempre la stessa: lo stupefacente arriva in Spagna dall’Africa, poi viene smistata in mille rigoli e raggiunge principalmente le città francesi e quelle italiane.
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