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IL RETROSCENA

Ecco come sarà il nuovo Maria Vittoria alla Pellerina: tre "idee" per l'ospedale del futuro

Il progetto dovrà essere pronto entro l’estate del prossimo anno, ma spuntano le prime ipotesi

Ecco come sarà il nuovo Maria Vittoria alla Pellerina: tre "idee" per un ospedale

Una delle tre ipotesi progettuali per il futuro ospedale

Lo studio, al momento, prevede tre ipotesi. Tre “idee” che, sulla carta, cominciano a fornire i primi indizi su come sarà il nuovo ospedale alla Pellerina, la cui progettazione dovrà essere completata entro il mese di giugno del prossimo anno per accorpare Maria Vittoria e Amedeo di Savoia. La prima immagina una “piastra” con due torri e un’estensione in larghezza di circa 145 metri, oltre a nove piani in verticale, che richiederebbe di estendere l’area edificabile di 13mila metri quadri rispetto a quella attualmente individuata tra corso Regina Margherita, corso Lecce e corso Appio Claudio. Una seconda da sette piani in altezza e un’occupazione di suolo pari a circa 20mila metri quadri, con percorsi separati per pazienti infettivi. La terza, invece, richiederebbe un ampliamento di 25mila metri quadrati per un totale di 84mila con parcheggi e un’area verde attrezzata.

Queste, a grandi linee, le indicazioni arrivate dalla Agm Project Consulting che, martedì scorso, sono state presentate in Regione dopo che il Comune ha deciso di puntare sulla Pellerina. Scelta che ha sollevato numerose polemiche, viste le alternative possibili. Il parco, infatti, ha battuto almeno altre sei potenziali collocazioni a partire dall’area Regaldi in Barriera Milano, l’attuale sede provinciale dei vigili del fuoco sempre in corso Regina Margherita, l’area Vitali al Parco Dora e altre due alle Vallette, compresa quella del vecchio macello in via Traves, ma anche lo stesso parco Carrara a ridosso di corso Marche.

Tra le suggestioni progettuali, invece, almeno quattro tipologie di ospedale: “a padiglioni” come il Sant’Orsola di Bologna realizzato nel 1.500, “monoblocco” sul modello del San Martino di Genova del 1971, “poliblocco” come l’ospedale di Garbagnate realizzato nel 2014 e “a torre” nello stile del Guy’s Hospital di Londra del 1974. Quelle considerate ottimali sarebbero le opzioni con più “blocchi” sanitari e “torri”. Per quanto concerne le dimensioni, inoltre, una prima valutazione volumetrica richiederebbe una superficie di poco più di 76mila metri quadrati di cui 5.600 per l’area materno/infantile, 4.400 per l’area diurna, 5.400 per l’interventistica, 15.300 per le degenze ordinarie e 2.900 per le intensive, 4.100 per il pronto soccorso, 5.500 destinati ai servizi sanitari, 11.500 per il personale, 1.000 per gli utenti e 7.100 per servizi generali, oltre a 13mila metri quadrati di collegamenti tra le varie strutture. I posti letto previsti sono 543 rispettivamente 380 in degenza ordinaria, 40 in “day hospital” e 31 per la terapia intensiva. Di questi, poi, 92 verrebbero destinati alla cura delle malattie infettive e alla creazione di un centro di riferimento dedicato. Previsti, naturalmente, anche parcheggi e aree verdi attrezzate fruibili anche al quartiere. «La realizzazione del nuovo presidio ospedaliero rientra tra le iniziative urgenti di elevata utilità sociale finanziabili dall’Inail per 185 milioni di euro» spiegano dalla Regione Piemonte. Un importo da intendersi «come stima di massima» e che sarà rideterminato in relazione all’effettivo importo di progettazione, «la cui copertura finanziaria da parte di Inail è garantita nei limiti di uno stanziamento complessivo di 1.655.000.000 euro».

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