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Arte e non solo
17 Aprile 2023 - 06:00
Ecco come si trasforma il Museo Egizio dopo la chiusura
“E quando arriva la notte resto sola con me” canta Arisa in una delle più belle canzoni italiane degli ultimi anni. Perché in fondo è così: è con il calar del sole che le emozioni si fanno più intense e gli occhi iniziano a vedere meglio, andando oltre il buio della frenesia. Quale momento migliore, quindi, per godere di un piacere per la vista e per lo spirito, quello che solo l’arte sa dare. Lo sanno bene le maggiori realtà museali di Torino dove, in maniera forse poco nota, impazzano le visite private serali, quelle che iniziano quando le biglietterie e gli ingressi chiudono e tutto sembra tacere. Un vizio per pochi fortunati che possono permettersi di mettere mano al portafogli e pagare il biglietto d’ingresso fino a 10 o anche 100 volte di più.
«In questo periodo siamo pieni di richieste - spiegano dall’ufficio eventi del Museo Egizio - tanto che le prenotazioni sono quasi sold out». Da non crederci visto il costo elevatissimo di una visita guidata privata serale tra le migliaia di reperti, le mummie e i papiri custoditi in via Accademia delle Scienze. «Impossibile stabilire un prezzo standard, i preventivi vengono fatti ad hoc a seconda del cliente. Una cosa è certa, riservare il museo a pochi fortunati, per di più in orario serale che arriva anche oltre le 22, comporta spese ingenti».
Per non parlare di quelle legate alle cene da mille e una notte che si possono organizzare a fine visita nelle due maestose sale della Galleria dei Re. Banchetti prelibati a base di ostriche e Champagne all’ombra delle statue di Iside, di Sekhmet, di Ramses II, il tutto, però, alla debita distanza di almeno un metro e mezzo da queste. Vietati invece vini rossi o caffè perché potrebbero macchiare i preziosi pavimenti o peggio ancora i reperti dal valore incommensurabile. Si tratta di una delle esperienze che si sono regalati l’autunno scorso gli otto campioni delle Atp Finals, per esempio. Top secret i nomi di altri visitatori per una notte, si sa solo che si tratta dei vertici delle più grandi aziende nazionali, di Vip, attori, cantanti.
«Salire di sera in cima alla Mole Antonelliana con l’ascensore panoramico» è questa secondo il direttore del Museo del Cinema, Domenico De Gaetano, il “capriccio” dei visitatori Vip che dopo l’orario di chiusura si vogliono perdere nel sogno della settima arte. Da lì, una visita veloce all’area pre cinema e poi tutti nella Sala del Tempio per un cocktail e la cena gourmet. «Un nome illustre cui abbiamo riservato il Museo? Stanley Tucci, venne un martedì e portò con sé il suo team. E c’è di più, per lui aprimmo il Cinema Massimo fuori orario in modo che potesse vedere “007” in completa solitudine».
Aperti fino a mezzanotte, infine, ogni volta che una comitiva privata lo desidera anche i Musei Reali, tranne le Biblioteca dove sono custoditi i disegni di Leonardo, e la Promotrice delle Belle Arti del Valentino a partire dalle 20.
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