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L'INAUGURAZIONE
03 Maggio 2023 - 17:06
Orecchini, collier, orologi e bracciali scintillanti. Cartier apre a Torino e la città inizia a sognare. La fabbrica di gioielli ha inaugurato ieri mattina in via Bernardino Ramazzini, al civico 19. Un taglio del nastro assolutamente blindato a Basse di Stura, che ha lasciato fuori tanto gli abitanti del quartiere, quanto i giornalisti intervenuti per documentare l’inaugurazione della nuova fabbrica nell’ex stabilimento dell’area nord della città.

Il taglio del nastro
«Sono centinaia le persone che lavoreranno qui, molti di loro sono torinesi e come loro sindaco dico che siamo contenti di questa straordinaria occasione» commenta il primo cittadino, Stefano Lo Russo, ieri presente in via Ramazzini. «Questa apertura segna anche un altro elemento importante - prosegue il sindaco - la riconversione di un patrimonio edilizio dismesso, che mantiene la sua impronta architettonica riconvertendosi alla produzione, con un attenzione all’ambiente assoluta». Ha preso parte all’inaugurazione del polo del lusso anche il prefetto di Torino Raffaele Ruberto e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. «Oggi abbiamo la conferma di quanto il nostro Piemonte sia tornato attrattivo per imprese di livello mondiale» commenta il presidente Cirio al termine dell’inaugurazione.

Nuovi posti di lavoro
Nel nuovo polo del lusso lavorano 450 persone, di cui molti giovanissimi. Dopo aver sottolineato l’importanza di dare un «contributo alla transizione ecologica», Lo Russo ha ringraziato Cartier per la creazione di nuovi posti di lavoro in città. «Lo stabilimento di Torino e quello in costruzione a Valenza porteranno a 650 le professionalità che Cartier ha direttamente arruolato nella nostra regione, incluse 200 nuove assunzioni soprattutto di giovani orafi» rimarca anche Cirio.
«Portare lavoro e farlo con una importante attenzione all’ambiente è un messaggio positivo - sottolinea ancora Lo Russo -. Sono contento dell’apertura di questo stabilimento che dimostra che Torino da sempre è un luogo di produzione ma è anche una città attrattiva per chi qui sceglie di vivere, lavorare, crescere i propri figli. È anche una città in grande cambiamento: si apre una stagione di cantieri, nei prossimi tre anni apriranno centinaia di cantieri che cambieranno il volto della città».
E ancora sulle trasformazioni che coinvolgeranno il tessuto urbano nei prossimi anni, il sindaco ricorda: «La città cambia e lo fa sotto alcune grandi direttrici che sono la qualità dello spazio pubblico, la cultura, l’arte, i grandi eventi e ovviamente l’ospitalità per tutte quelle imprese che nel nostro territorio decidono di investire».
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