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Barriera di Milano
18 Maggio 2023 - 16:41
La mano svelta, il telefonino che scivola nella tasca, la fuga. I due scippatori corrono via, in un attimo, girano l’angolo e svaniscono nel nulla. Succede a Barriera di Milano, mercoledì mattina. E quella che scatta nel giro di un istante è una vera e propria caccia all’uomo che coinvolge le vittime (due giovani turisti), un taxista e la polizia. Un’indagine lampo si sarebbe detto una volta, visto che alla fine i due scippatori finiranno in manette. Portata a termine grazie alla prontezza di riflessi dei ragazzi derubati e alla tecnologia.
Il telefono rubato, mentre i due stavano per salire a bordo di un taxi, infatti è un iPhone, che dispone della funzione "Trova il mio telefono", un servizio di localizzazione e sicurezza fornito da Apple che, una volta attivata, consente di individuare la posizione esatta del dispositivo in caso di smarrimento o furto. La funzione "Trova il mio iPhone" sfrutta una combinazione di tecnologie per fornire informazioni accurate sulla posizione del dispositivo. Utilizzando il GPS, i dati delle reti cellulari e il Wi-Fi, il servizio traccia la posizione del dispositivo in tempo reale. Queste informazioni vengono quindi visualizzate su una mappa nell'app "Trova il mio" su un altro dispositivo Apple o tramite il sito web iCloud.com.
Inoltre, la funzione "Trova il mio iPhone" offre diverse opzioni per proteggere il dispositivo in caso di smarrimento o furto. Ad esempio, è possibile attivare la modalità Perso, che consente di bloccare il dispositivo con un codice di accesso e visualizzare un messaggio personalizzato sullo schermo per chiunque lo trovi. E’ seguendo le tracce sulla mappa virtuale che i due giovani stranieri, accompagnati dal taxista, sono arrivati in corso Novara, quasi all’angolo con via Agliè. Sul marciapiede c’erano due marocchini, che quando li hanno visti sono corsi via. Uno è riuscito a scappare, l’altro sono riusciti a bloccarlo e a consegnarlo alla polizia che, già allertata, è arrivata sul posto qualche istante dopo. Il nordafricano, in tasca, aveva l’iPhone, immediatamente riconosciuto dal proprietario.
E’ stato caricato su una volante e condotto nelle camere di sicurezza, in attesa di comparire nell’aula del tribunale in cui si celebrano le direttissime. L’altro è finito in trappola poco dopo, rintracciato dagli agenti dopo una rapidissima indagine.
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