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IL PROGETTO
15 Giugno 2023 - 18:32
Credits Torino Piemonte Antiche Immagini
Dismessa dalle Ferrovie dello Stato nel 2013 - dopo aver ospitato per un paio d’anni gli spazi del Mercato metropolitano - la vecchia stazione di Porta Susa annaspa tra il ricordo di un passato glorioso e il futuro che non decolla mai. Lo stabile è stato acquistato nel 2018 dalla Vastint, che ha promesso di farne un hotel di lusso marchiato Marriott.
Il progetto di «Scalo 1856» (così si chiamerà il nuovo albergo) è stato presentato con tutti gli onori a Palazzo Civico nel febbraio del 2021 ma da allora i lavori non sono mai davvero partiti.
I ritardi
Dopo l’approvazione del Piano Esecutivo Convenzionato e l’autorizzazione edilizia, la proprietà preventivava circa 12 mesi per completare il restauro delle facciate e del tetto della storica stazione (oltre ai lavori di consolidamento e di revisione degli impianti per adeguarli alle normative vigenti). I ritardi sono apparsi fin da subito evidenti. Al momento l’apertura dei cantiere è fissata per settembre, con inaugurazione prevista del 2025.
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Il progetto
Nella struttura già esistente prenderanno posto ristoranti, bar e negozi. Accanto sorgerà il nuovo hotel. Un palazzo di sette piani, studiato per inserirsi armoniosamente nel contesto della piazza XVIII dicembre e della vecchia stazione. Previsto anche l’allestimento di una nuova piazza di raccordo fra la vecchia e la nuova stazione con arredi, percorso pedonali e ciclabili, fioriere di grandi dimensioni e piante di alto e medio fusto. L’albergo - abbiamo detto - si chiamerà “Scalo 1856” per ricordare la data d’inaugurazione dello scalo ferroviario.
Il passato glorioso
Progettata tra il 1858 e il ‘59 dall’architetto Carlo Promis, la vecchia stazione di Porta Susa rappresentava un fiore all’occhiello per la città. Chiamata all’epoca “Stazione della Ferrovia di Novara”, fu inaugurata da Re Vittorio Emanuele Il e da Cavour insieme al primo tratto di ferrovia da Novara. Originariamente progettata come stazione di testa, divenne presto di transito, quando la linea si estese fino a Milano. L’edificio originario sarà preservato e quindi oggetto di ammodernamento e riqualificazione.
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