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Partono le vacanze per disabili: Boom di iscrizioni per l’estate

Le prime partenze in programma per oggi: «esperienza serena e gioiosa»

Disabili

Soggiorni disabili

Una settimana al mare, sotto il sole della riviera romagnola. Oppure qualche giorno di relax in campagna o a respirare l’aria tersa della montagna. Da molti anni la città di Torino promuove la realizzazione di piccole vacanze per persone con disabilità. Le prime partenze sono in programma per oggi e assicurano un’esperienza di vacanza di gruppo «serena e gioiosa», progettata «sulle esigenze ed aspettative di ciascuno» spiegano da Palazzo Civico.
I soggiorni sono anche un modo per «dare sollievo alle famiglie che li assistono» sottolinea l’assessore comunale con delega al Welfare Jacopo Rosatelli. I nuclei impegnati quotidianamente nella cura il propri cari portatori di disabilità beneficiano così a loro volta di un periodo «di vacanza». In ultimo, i soggiorni garantiscono una «approfondita e diversa conoscenza delle persone con disabilità e delle loro capacità di relazionarsi con il gruppo in un contesto diverso dal presidio diurno o residenziale che frequentano normalmente».

Iscritti in aumento
I soggiorni per l’estate 2023 sono tutti confermati e con numeri in crescita rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, si contano 1.055 iscritti (più potenziali altri 110), contro gli 865 del 2022. «È un bel segnale di ritorno alla normalità - commenta ancora Rosatelli -. Una indicazione chiara del fatto che siamo fuori dall’emergenza Covid. Negli anni dell’emergenza le partenze erano ridotte per una più che comprensibile prudenza. Ora invece torniamo ai livelli pre pandemia». La spesa lorda prevista è di 1.990.747.96 euro.
Per quanto riguarda i soggiorni rivolti a chi usufruisce di interventi domiciliari da parte dei servizi sociali si contano 193 iscritti. Anche in questo caso si registra un aumento rispetto ai 162 del 2022. Le vacanze sono organizzate dalla Città con fondi delle Circoscrizioni, con un contributo del bilancio centrale. «Generalmente le persone prediligono il classico soggiorno al mare» racconta ancora Rosatelli. La durata dei soggiorni poi è articolata a seconda delle esigenze e in base al tipo di assistenza che le persone ricevono durante il corso dell’anno. Per semplificare: il soggiorno dura di più per le persone che sono maggiormente a carico delle famiglie al di là del periodo estivo.

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