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IL CASO
18 Luglio 2023 - 18:42
Erba alta a Torino
La discussione sul taglio dell’erba alta di Torino arriva in Parlamento. A presentare un’interrogazione al Ministero dell’Interno è l’onorevole Augusta Montaruli. Per la vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia la proposta di Sinistra Ecologista, finalizzata a tutelare la biodiversità del suolo, viola regole di igiene e prevenzione incendi.
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«Sono allibita da una presa di posizione così ideologica, poco pragmatica e potenzialmente dannosa» commenta Montaruli tramite una nota. «Chiederò al Governo se non sia opportuno, tramite il Prefetto, evidenziare le conseguenze dannose di una simile scelta» annuncia. «Questa decisione infatti, se verrà confermata, mette a mette a rischio il nostro territorio sia sotto il profilo della sicurezza, perché amplifica il pericolo di incendi, sia sotto il profilo dell’igiene pubblica».
Non tagliare l'erba mette a rischio il nostro territorio sia sotto il profilo della sicurezza, perché amplifica il pericolo di incendi, sia sotto il profilo dell’igiene pubblica
Montaruli poi non risparmia una stoccata alla maggioranza che governa la città. «Siamo di fronte a un centro sinistra incapace di guardare ai reali bisogni e da cui ci si sente presi in giro - commenta -. Spacciare per difesa della biodiversità l’incapacità di gestire il verde pubblico, rischiando di far male al nostro territorio, è un fatto inaudito».
Una sonora bocciatura arriva poi dall’assessore all’Ambiente dalla Regione Piemonte, Matteo Marnati. «Lasciare che l’erba cresca in modo incontrollato crea degrado e problemi di natura igienico-sanitaria» commenta. «Mi sembra un’idea quanto meno strampalata - prosegue Marnati -. Facendo così non si tutela affatto la biodiversità e, anzi, non è detto che ci sia un ritorno positivo». Anche l’assessore della giunta Cirio non risparmia le critiche alle proposta presentata dal gruppo comunale di Sinistra Ecologista. «È una proposta estremista. Non so come gli sia venuto in mente». dal canto suo Marnati ribadisce la propria contrarietà. «Sotto un’aiuola non controllata proliferano pisce, topi e altri animali» prosegue. «Mi sembra una proposta figlia del fatto che non riescono a gestire le manutenzioni del verde come dovrebbero» affonda il colpo.
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