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LA POLEMICA

Erba alta, ora anche il Pd bacchetta Tresso: «Serve riorganizzare gli sfalci»

L’assessore di Lo Russo strigliato dalla sua stessa maggioranza in consiglio

Erba alta a Torino

Erba alta a Torino

Non accenna a placarsi la polemica sul taglio dell’erba alta nella città di Torino. Mentre il sindaco Stefano Lo Russo è in missione oltre oceano, tocca all’assessore comunale con delega al Verde, Francesco Tresso, rendere conto dei mancati sfalci, delle risorse che negli anni si via via assottigliate e - più in generale - del polverone sollevato dalla mozione presentata da Sinistra Ecologista che chiedeva di non tagliare l’erba in alcune zone controllate al fine di tutelare la biodiversità del suolo.

Dopo giorni di polemiche da parte delle opposizioni in consiglio comunale, nella giornata di ieri il fuoco su Tresso è arrivato dal campo amico. «Nei mesi estivi sono molte le persone che restano in città e il taglio dell’erba non può aspettare il mese di settembre» tuona la capogruppo dei dem in Sala Rossa Nadia Conticelli, insieme al presidente della Commissione Ambiente Claudio Cerrato. «I cambiamenti climatici, fra siccità e piogge violente e concentrate, rendono indispensabile non solo stanziare i fondi in misura adeguata, ma ripensare l’organizzazione dei tagli - proseguono i due -. Il valore della manutenzione del verde in capo alle Circoscrizioni è di garantire una certa elasticità, intervenendo prima nei luoghi più sensibili o differenziando i tagli, ma serve un coordinamento forte anche con centro, che garantisca una mappatura in tempo reale della città». Molto critici anche i Moderati. La reprimenda arriva forte e chiara, a pochi giorni dal secondo sfalcio della stagione.

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