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La toccante cerimonia nella parrocchia del quartiere

Addio ad Aldo Ratto, la memoria storica di Mirafiori

Dirigente Fiat in pensione, aveva lavorato per lo sviluppo sociale del borgo e per far conoscere la sua storia

Addio ad Aldo Ratto, la memoria storica di Mirafiori

Mirafiori saluta e ringrazia Aldo Ratto. Un commiato, prima del funerale, che ha luogo alla Chiesa vecchia di San Barnaba, luogo che lui amava moltissimo, tanto da prodigarsi per farle ottenere il titolo di “regia chiesa”: sarebbe stata la seconda a Torino, dove ad ora vi è solo quella di San Lorenzo. Purtroppo non è riuscito a veder realizzar il suo desiderio. Quello che è indubbio è come Aldo, che era un dirigente Fiat in pensione ma soprattutto la memoria storica di Mirafiori, verrà ricordato dagli abitanti del quartiere: alle nove del mattino la navata della chiesa vede occupati tutti i posti con un silenzio colmo di rispetto, interrotto solo da un canto di celebrazione.

La cerimonia funebre avviene nella chiesa Nuova, a pochi metri: lì fuori c’è un tavolino allestito con un libro firme già colmo di pensieri ed alcune fotografie che vedono Aldo sorridente, un fermo immagine che in molti raccolgono dal tavolo per conservarlo. Anche qui la chiesa è gremita: nelle ultime file in diversi si asciugano con un fazzoletto le lacrime o le nascondono dietro grandi occhiali scuri. Fronte altare sono poggiate composizioni di rose rosse e calle bianche. Accoglie il feretro appena entrato il pensiero al microfono di Daniele, il genero: «Non vorrei parlare di Aldo al Passato. Ma al presente e al futuro. Sei appena stato accolto nella casa del Padre. Sicuramente sentirai la mancanza di Maria Pia che forse, persa nei suoi pensieri, è già in contatto con te. Siamo noi qui con lei e non la lasceremo sola. Sei stato un grande papà. Un fantastico nonno. E da oggi ti troverai nel regno dei cieli a fare il nonno per i bambini che arrivano troppo presto anche dalle zone di guerra. Guerre che odiavi, avendo perso una mamma in rappresaglia. Avrai un sacco da fare a organizzare le attività nel Quartier Celeste. Qui intanto ti stanno dedicando articoli di giornali per tutte le attività che hai svolto per valorizzare il patrimonio locale. Ed eccoci tutti qui a salutarti e ringraziarti. Arrivederci, caro Aldo».

Considerato la memoria storica di Mirafiori, Aldo Ratto aveva lavorato allo sviluppo sociale del quartiere. Negli anni 70 con il comitato Mirafiori Borgata aveva iniziato la sua attività di storico del territorio. Fu lui a battersi anche per il poliambulatorio di via Farinelli: sempre lui a divenire guida del Mausoleo della Bela Rosin e del rifugio antiaereo di San Barnaba. Aveva collaborato, con la Fondazione del quartiere, alla realizzazione di una cartina di beni storici e culturali di Mirafiori.

Anche Tommaso Varaldo, presidente fondazione AIEF, ricorda con gratitudine la sua figura: «Ebbi modo di condividere con lui il nostro progetto di riqualificazione del Punto 13, mi diede dei consigli raccontandomi aneddoti sulla storia del quartiere. Un esempio di cittadino impegnato volontariamente per la sua comunità. Un esempio per i più giovani in particolare. Per questo vorremmo proporre di dedicargli un evento che si terrà, coinvolgendo alcune scuole, il 20 settembre prossimo alle 20,30 al Punto 13 di via Farinelli. Un piccolo gesto da parte nostra per ricordare il suo impegno per il quartiere».

Aldo Ratto era amato anche per il suo modo di unire le persone. Come testimonia Margherita, la voce rotta dalla commozione a parlare ai presenti: «Sono una ex socia del gruppo terza età. Voglio ricordare anche da parte nostra Aldo. Ci è stato vicino per molti anni. Era il nostro presidente. Anche quando eravamo un semplice gruppo spontaneo. Fu lui a suggerirci di costituirci associazione. Era sua cura farci conoscere la storia del nostro quartiere. Un galantuomo. Portava la moglie Maria Pia, la figlia Elena e la nipote Sara alle nostre iniziative. Caro Aldo so che quando ti raggiungeremo in Cielo ti troveremo molto occupato a dirigere i lavori lassù». Dopo di lei in diversi prendono la parola, desiderosi di ringraziare per un’ultima volta un uomo di cui le spoglie riposano in una bara, ma il ricordo resterà vivo: «Mirafiori è sempre stata conosciuta per uno stabilimento operaio: grazie a te adesso in tanti ne narrano le storie, i luoghi e gli aneddoti. Ciao Aldo. A presto».

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