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L'EMERGENZA
22 Agosto 2023 - 19:01
Chi boccheggia in una delle sale d’attesa per una visita alle Molinette o al Maria Vittoria, affidandosi al ventaglio, mentre le ambulanze entrano ed escono dopo aver scaricato l’ennesima barella al “triage”. Chi esce affaticato da una visita in pronto soccorso al Mauriziano o, guarda con impazienza lo schermo su cui si alternano le chiamate per gli ambulatori. Scene da ordinario “bollino rosso” negli ospedali di Torino che, reduce dall’ennesima «notte tropicale» come la definiscono i meteorologici, si prepara alla giornata più calda in tutti i sensi. Gli ospedali sono pronti a numeri importanti, come negli ultimi trenta giorni hanno visto almeno 20mila passaggi nei reparti di emergenza e urgenza degli ospedali.
Temperature killer
«Una delle giornate più pericolose per la salute, per cui la sanità è in allerta anche sul territorio» chiosa il direttore dell’Arpa Piemonte, Secondo Barbero. Ventiquattro ore in cui potrebbero impennarsi gli accessi nei reparti di emergenza in parallelo a temperature che, già ieri, puntavano verso i 40°. Ondate di caldo capaci di «fare vittime» come le cinquanta stimate solo nell’estate dell’anno passato proprio dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Nell’ultimo mese, da quando è stato istituito dal ministero della Salute, solo al 5% dei passaggi in pronto soccorso sarebbe stato assegnato il “codice calore” ma, in media, almeno un paziente su quattro - in particolare nei giorni più caldi di luglio - si riversava in ospedale per problemi legati al caldo. Un quadro che non è molto cambiato, anzi, tende a riproporsi. Ad incidere, più che altro, sono le chiusure degli ambulatori dei medici di famiglia per la pausa estiva.
Il mese più caldo
Lo scorso 26 luglio la media dei passaggi oscillava tra 150 e 170 all'ospedale Martini, mentre si manteneva stabile con circa 200 accessi al San Giovanni Bosco e 220 al Maria Vittoria. Un andamento regolare. Una sessantina in più di metà luglio, con un'incidenza di anziani tra il 30% e il 40% nei presidi più affollati. Proprio le settimane più calde di luglio, le ultime due, hanno mostrato un incremento di passaggi anche al Mauriziano e alle Molinette tanto che, proprio in corso Bramante, per la prima volta negli ultimi quattro anni si era registrato un calo di passaggi di circa l'8%. Fino alla vigilia di Ferragosto che, complice il "ponte" e le ferie di molti medici di famiglia, ha registrato un picco di 224 pazienti in un giorno. Un prefestivo, come molti altri nel corso dell’anno.
In pronto soccorso 20mila pazienti
Per una città come Torino «quasi 20mila passaggi in pronto soccorso, considerando che nel totale non rientrano quelli di Gradenigo, Molinette e Mauriziano, in un mese sono effettivamente tanti, se pensiamo al numero di abitanti che ha oltre al fatto che, proprio in questo periodo, qualcuno sarà stato anche in vacanza» commenta il responsabile del pronto soccorso del Maria Vittoria, Fabio De Iaco confermando «il ruolo di riferimento sul territorio che gli ospedali e, in questo caso i pronto soccorso, svolgono». E per averne contezza basta osservare i dati dell’Asl Città di Torino che dall’ultima settimana di luglio hanno registrato 5.605 pazienti al San Giovanni Bosco, 5.747 al Maria Vittoria, 4.556 al Martini, 3.339 all’Oftalmico.
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