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IL CASO

L'incubo sanz'acqua di via Roveda, ma ora arrivano le cisterne e la Protezione Civile

Aiuti a disabili e anziani e 20mila litri d'acqua messi a disposizione da Smat

Via Roveda

La Protezione Civile distribuisce boccioni d'acqua ad anziani e disabili

Continua il calvario dei residenti di via Roveda, dove ormai da tre giorni manca l’acqua corrente. Un problema non da poco, che ha costretto 800 famiglie a rifornirsi di acqua dalle fontanelle sparse per il quartiere di Mirafiori Sud. In fila davanti ai turet per riempire secchi, bottiglie e bidoncini di acqua si vedono gruppi di persone a tutte le ore, sfidando il sole cocente di agosto. «È un calvario», dicono i cittadini che da ieri sera possono riempire le proprie taniche anche dalla cisterna di 10mila litri d’acqua messa a disposizione da Smat.

La società metropolitana delle acque torinesi concede «solo assistenza. Il problema alla tubatura è privato», spiega il coordinatore ai Lavori Pubblici Alessandro Nucera. La conduttura lunga circa 180 metri che è esplosa nella serata di domenica scorsa, allagando la vicina via Plava, non è di competenza di Smat. «Prima che potesse cedere il manto stradale, la Polizia Municipale ha fatto chiudere l’autoclave – prosegue Nucera – e la Termoidraulica Mirafiori ha iniziato a lavorare sulla conduttura». Un danno da 100mila euro, che dovrebbe essere riparato nella giornata di oggi. Un’ipotesi confermata anche dall’assessora Chiara Foglietta. «Ho sentito l’amministratore dei condomini – annuncia – entro oggi dovrebbe rientrare l’emergenza».

Intanto, il coordinatore della Seconda Commissione si è attivato insieme al Comune e alla Circoscrizione 2 per mobilitare il servizio di Protezione Civile. Gli operatori girano per i palazzi, suonando ai citofoni di tutti gli appartamenti in cerca di persone bisognose di aiuto. Il quartiere popolare è abitato da un numero significativo di persone anziane, molte con difficoltà motorie o allettate. «Portiamo noi i boccioni di acqua a chi non può scendere per riempirli», spiega il coordinatore della Protezione Civile. Da ieri si sono distribuite più di 300 bocce di acqua, anche queste offerte da Smat.

Il lavoro incessante della Protezione Civile si fermerà solo quando il problema all’autoclave sarà risolto. Nell’attesa, la seconda Circoscrizione ha chiesto all’Asd Crocetta di mettere a disposizione dei residenti le docce degli spogliatoi. «Abbiamo subito accettato volentieri», dicono Monica e Stefano del centro sportivo. L’aiuto è partito ieri sera e «sono già venute una quarantina di persone». Le docce del centro sono a disponibili dalle 8 alle 10 e dalle 20 alle 22. «Ma se qualcuno dovesse chiamarci, apriremo fuori orario», continua Monica che sta facendo anche delle lavatrici ad alcune signore della via. «Siamo sempre vicini al quartiere», sottolinea.

Un gesto di solidarietà si aggiunge al lavoro delle amministrazioni. Nel centro di Stefano e Monica si possono trovare anche boccioni di acqua. Sono stati portati questa mattina presto da Raffaele Carbonelli. Di mestiere fa il carrozziere, ma non si tira mai indietro se c’è da aiutare. «Qui stanno vivendo un disagio enorme», dice Raffaele che riempie bocce d’acqua dall’alba di oggi. «Ho recuperato 40 boccioni da 20 litri, sono qui per tutti».

Mentre continua l’andirivieni di residenti armati di taniche da riempire, verso mezzogiorno arriva la seconda cisterna di Smat, questa volta da 6mila litri. «Ringrazio l’Associazione Crocetta Calcio, la Protezione Civile, l’assessora e il sindaco. – commenta Nucera – La macchina amministrativa si è mossa per cercare di alleviare il disagio dei residenti».

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