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L'EVENTO

Il cuore grande del Banco Alimentare in mostra: «350mila poveri in Piemonte»

Un'esposizione fotografica per raccontare 30 anni di aiuto e solidarietà

Banco Alimentare Piemonte

Banco Alimentare Piemonte - Foto Daniele Solavaggione

Tra meno di dieci giorni il centro di accoglienza di via Traves dovrà tornare al Comune, che lo utilizzerà per offrire riparo ai senza fissa dimora durante i gelidi mesi invernali. Secondo gli ultimi censimenti resi noti dalle associazioni del Terzo Settore sono oltre mille i clochard che abitano le strade della nostra città.

«Si potrebbe pensare che siano un numero esiguo, ma sono persone che spesso hanno gravi patologie psichiatriche e hanno bisogno di aiuto. I dormitori pubblici, in questo senso, non possono essere l’unica soluzione per risolvere il problema» spiega il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino, in occasione della presentazione della mostra fotografica dal titolo evocativo “Cosa è l’uomo, perché te ne curi?”.

L’esposizione, che si snoda attraverso gli scatti del fotoreporter Daniele Solavaggione è dedicata ai 30 anni del Banco e si colloca all’interno di TOgether, l’evento organizzato da Piazza dei Mestieri (in via Durandi, 13 a Torino) in programma dal 18 al 23 settembre.


Scatto dopo scatto vengono messe in luce le diverse attività svolte dal Banco Alimentare che, solo lo scorso anno, ha assistito 109.757 persone, con quasi 10mila tonnellate di cibo.

«In Piemonte si stima che ci siano circa 350mila persone definibili “povere” secondo i canoni Istat» fa sapere ancora Collarino e dietro di lui fanno capolino le immagini dei volontari del Banco che stoccano il cibo nei magazzini o dei senzatetto che assaporano un pasto in una delle mense associate alla rete di distribuzione.

«Le persone sorridono alla fotocamera perché vengono immortalate in un momento di sospensione del dolore. È la gioia di avere davanti qualcuno che li aiuta davvero» commenta Solavaggione. La mostra è suddivisa in sezioni tematiche, contrassegnate da alcune parole chiave: recupero, attività, mense, emporio, sostegno, aiuto sanitario, formazione, accoglienza e persona. «Ogni fotografia esposta è un riflesso dell’impegno, del lavoro, della dedizione e dell’amore per gli altri» sottolineano dal Banco. «L’invito è quello di immergersi in questa esperienza fotografica, aprire i cuori e lasciarsi ispirare dalle storie di speranza, resilienza e solidarietà, con l’obiettivo di contribuire a far riconoscere il valore che la persona ha in sé in quanto tale e ispirare ognuno di noi a fare la propria parte per la costruzione del bene comune» si legge nei pannelli che accompagnano le fotografie.

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