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Il caso

Dalle Quattro Stagioni ad Italia ‘61, futuro in bilico per le storiche fontane

Cinque non funzionano più a causa degli elevati costi di manutenzione, ecco quali sono

Le fontane spente a Torino

La fontana delle 4 stagioni

Torino città magica, ma anche delle fontane spente. Negli ultimi undici anni il capoluogo piemontese ha perso più della metà delle 63 fontane ornamentali presenti sul territorio, e delle 31 fontane monumentali non coinvolte nel piano di contrazione della spesa del 2012, e quindi tutt'ora attive, ce ne sono ben 5 che da qualche anno risultano non funzionanti.

Lo ha confermato l'assessore alla Cura della città Francesco Tresso durante l'ultimo Consiglio comunale, aggiungendo anche che «al momento la Divisione Verde e Parchi non può fornire delle stime per quanto concerne i possibili costi di rimessa in funzione delle stesse», che quindi potrebbero rimanere spente anche in futuro a causa degli elevati costi di manutenzione e gestione. La prima delle cinque fontane non funzionanti è la Fontanella Giardini Reali, disattivata a causa di problemi nell'adduzione idrica causati dall'ammaloramento delle tubature poste in corso San Maurizio.

Una situazione analoga è stata rilevata in altre due fontane: quella di Santa Chiara, sita in zona Porta Palazzo, e quella delle Quattro Stagioni, ai piedi della Gran Madre. Infine, la fontana presente all'interno del parco della Tesoriera e la fontana Luminosa di Italia '61 sono state disattivate causa di problemi elettrici, con la prima che per lo meno dovrebbe tornare in funzione grazie al progetto di restauro del parco finanziato con i fondi Pnrr.

«Solo di recente ha esalato l'ultimo zampillo anche l'Angelica di piazza Solferino, e non stanno nemmeno bene molte altre splendide fontane sparse per il territorio - replica il consigliere del gruppo misto Giuseppe Iannò, presentatore dell'interpellanza in Sala Rossa - e questo non è che l'ennesimo, pessimo biglietto da visita per la nostra città».

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