Pagina Facebook

Pagina Twitter

Pagina Instagram

Feed Rss

Cerca

l'editoriale

Abbonamenti

2024_08_05/EdicolaDigitale-1675349417594-1722860062424

Edizione
Digitale

I (costosi) piaceri degli Agnelli

John Elkann come nonno Gianni. Tutte le barche dell'Avvocato

Un super yacht Top Secret progettato da Renzo Piano che costerà 100 milioni, ma c'è un intoppo...

Andrea Monticone

Email:

andrea.monticone@cronacaqui.it

13 Novembre 2023 - 15:20

John Elkann come nonno Gianni. Tutte le barche dell'Avvocato

John Elkann come il nonno Gianni Agnelli. Basta vederlo al timone: le barche sono una passione di famiglia, a quanto pare. L'Avvocato era anche considerato un buono skipper e sono celebri le sue immagini al timone, a torso nudo e pareo, con un non troppo a suo agio Silvio Berlusconi seduto dietro di lui. La sua prima imbarcazione a vela risale agli anni '50: si chiamava Tomahawk era un 12 metri di Coppa America costruito nel 1939 da Camper& Nicholson. Nel 1959 si fece disegnare dallo svedese Nkud Reimers Agneta, un venticinque metri dalle vele rosse che tenne per 25 anni. Nel 1971 tocca al Capricia, varata a Stoccolma, che nel 1993 la regala alla Marina Militare che ne fa una nave scuola. Nel 1988 arriva l’Extrabeat costruita in alluminio dal cantiere tedesco Abeking& Rassmussen, lungo 36 metri, con un albero alto 49 metri. Nel 1996 arriva poi la sua barca più famosa, lo Stealth, un siluro in composito di carbonio 26 metri con vele 3DL in Kevlar/carbonio. Per la prima volta Agnelli fa regatare una sua barca (ma lui non è a bordo) e nel 2001 vince la mitica regata inglese del Fastnet di 608 miglia. La barca è poi passata in uso ai nipoti John e Lapo Elkann. Ma adesso l'erede della Dinastia al timone di Stellantis vuole qualcosa tutto suo. Dopo l'esperienza come armatore della barca Maserati 70 di Giovanni Soldini che ha partecipato alla regata sulla tratta Hong-Kong-Vietnam, una classica organizzata dal Royal Yacht Club di Hong Kong che è anche la più lunga regata d’altura dell’Asia, con 673 miglia, e le ospitate sul piccolo yacht del fratello Lapo, realizzato dai Cantieri Baglietto, chiamato Lap 1 e di solito ormeggiato a Portofino, John ha dato mandato di realizzare il suo megayacht. Il progetto è stato affidato nientemeno che all'architetto Renzo Piano e la realizzazione ai Cantieri San Giorgio. Si tratterebbe di una imbarcazione innovativa, di forma quadrangolare, che diverrebbe una sorta di isola galleggiante, con un meccanismo di aperture che consente di azionare una piscina interna di acqua salata, cabine extralusso per gli ospiti, ma costruite con materiali sobri e criteri ecosostenibili. Progetto top secret e costo stimato 100 milioni di euro. Ma, al momento, la realizzazione è in fase di stand by.

John Elkann come il nonno Gianni Agnelli. Basta vederlo al timone: le barche sono una passione di famiglia, a quanto pare. L'Avvocato era anche considerato un buono skipper e sono celebri le sue immagini al timone, a torso nudo e pareo, con un non troppo a suo agio Silvio Berlusconi seduto dietro di lui.

La sua prima imbarcazione a vela risale agli anni '50: si chiamava Tomahawk era un 12 metri di Coppa America costruito nel 1939 da Camper& Nicholson. Nel 1959 si fece disegnare dallo svedese Nkud Reimers "Agneta", un venticinque metri dalle vele rosse che tenne per 25 anni.

gianni agnelli — Nel 1971 tocca al "Capricia", varata a Stoccolma, che nel 1993 la regala alla Marina Militare che ne fa una nave scuola. Nel 1988 arriva l’Extrabeat costruita in alluminio dal cantiere tedesco Abeking& Rassmussen, lungo 36 metri, con un albero alto 49 metri.

Nel 1996 arriva poi la sua barca più famosa, **lo Stealth, un siluro in composito di carbonio 26 metri con vele 3DL in Kevlar/carbonio**. Per la prima volta Agnelli fa regatare una sua barca (ma lui non è a bordo) e nel 2001 vince la mitica regata inglese del Fastnet di 608 miglia.

La barca è poi passata in uso ai nipoti John e Lapo Elkann. Ma adesso l'erede della Dinastia al timone di Stellantis vuole qualcosa tutto suo. Dopo l'esperienza **come armatore della barca "Maserati 70" di Giovanni Soldini che ha partecipato alla regata sulla tratta Hong-Kong-Vietnam**, una classica organizzata dal Royal Yacht Club di Hong Kong che è anche la più lunga regata d’altura dell’Asia, con 673 miglia, e le ospitate sul piccolo yacht del fratello Lapo, realizzato dai Cantieri Baglietto, chiamato Lap 1 e di solito ormeggiato a Portofino, John ha dato mandato di realizzare il suo megayacht.

Il progetto è stato affidato nientemeno che all'architetto Renzo Piano e la realizzazione ai Cantieri San Giorgio. Si tratterebbe di una imbarcazione innovativa, di forma quadrangolare, che diverrebbe una sorta di isola galleggiante, con un meccanismo di aperture che consente di azionare una piscina interna di acqua salata, cabine extralusso per gli ospiti, ma costruite con materiali sobri e criteri ecosostenibili. Progetto top secret e costo stimato 100 milioni di euro. Ma, al momento, la realizzazione è in fase di stand by.

Stellantis taglia: 1 su 3 è di troppo. E ora cosa succede?

Mail a 15mila lavoratori. Le reazioni dei sindacati, ma in fabbrica in centinaia hanno detto sì

Nel 1971 tocca al "Capricia", varata a Stoccolma, che nel 1993 la regala alla Marina Militare che ne fa una nave scuola. Nel 1988 arriva l’Extrabeat costruita in alluminio dal cantiere tedesco Abeking& Rassmussen, lungo 36 metri, con un albero alto 49 metri.

Nel 1996 arriva poi la sua barca più famosa, **lo Stealth, un siluro in composito di carbonio 26 metri con vele 3DL in Kevlar/carbonio**. Per la prima volta Agnelli fa regatare una sua barca (ma lui non è a bordo) e nel 2001 vince la mitica regata inglese del Fastnet di 608 miglia.

La barca è poi passata in uso ai nipoti John e Lapo Elkann. Ma adesso l'erede della Dinastia al timone di Stellantis vuole qualcosa tutto suo. Dopo l'esperienza **come armatore della barca "Maserati 70" di Giovanni Soldini che ha partecipato alla regata sulla tratta Hong-Kong-Vietnam**, una classica organizzata dal Royal Yacht Club di Hong Kong che è anche la più lunga regata d’altura dell’Asia, con 673 miglia, e le ospitate sul piccolo yacht del fratello Lapo, realizzato dai Cantieri Baglietto, chiamato Lap 1 e di solito ormeggiato a Portofino, John ha dato mandato di realizzare il suo megayacht.

Il progetto è stato affidato nientemeno che all'architetto Renzo Piano e la realizzazione ai Cantieri San Giorgio. Si tratterebbe di una imbarcazione innovativa, di forma quadrangolare, che diverrebbe una sorta di isola galleggiante, con un meccanismo di aperture che consente di azionare una piscina interna di acqua salata, cabine extralusso per gli ospiti, ma costruite con materiali sobri e criteri ecosostenibili. Progetto top secret e costo stimato 100 milioni di euro. Ma, al momento, la realizzazione è in fase di stand by.

Stellantis taglia: 1 su 3 è di troppo. E ora cosa succede?

Mail a 15mila lavoratori. Le reazioni dei sindacati, ma in fabbrica in centinaia hanno detto sì

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Email

I più letti

il caso

Mangiano antipasto piemontese e finiscono tutti all'ospedale: indagano i carabinieri

Il caso

Alla chiamata rispondono più di 2mila: troppo vecchi per prendere la patente

LA NOVITà

A Caselle c'è una nuova rotta: ecco quale

pianeta bianconero

Retroscena mercato Juve: zero acquisti dall'Italia, la rottura di Comolli con il passato. Ecco perché...

In primo piano

Il Santo (millennial) protettore di Internet: chi è Carlo Acutis

Fiocchi rossi per Mara Favro: «Ma ora vogliamo giustizia come per la Cecchettin»

Striscione e fiocchi rossi per Mara Favro: «Ora vogliamo giustizia come per la Cecchettin»

La gaffe sanità, Schael torna: una poltrona per due?

L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.

CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..

Il Borghese