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LA TRASFORMAZIONE

Da fabbrica di sigari a campus universitario: 200 milioni per la Manifattura Tabacchi

Via al bando internazionale di progettazione. «Un tassello importante per rendere Torino una città universitaria»

Manifattura Tabacchi

L'ex Manifattura Tabacchi

La tradizionale lavorazione dei sigari è solo un lontano ricordo. Così come quella del trinciato per la pipa. L’ex Manifattura Tabacchi si prepara a trasformarsi in un moderno campus universitario, con residenze per gli studenti, aule studio e un grandioso archivio con sale di consultazione. Niente più “sigaraie”, le più iconiche rappresentanti dell’eccellenza produttiva della prima stagione della Manifattura. Ma il sogno della grande fabbrica continua grazie all’avvio di un concorso internazionale di progettazione indetto dall’Agenzia del Demanio del valore di circa 200 milioni di euro (199.130.000 secondo il quadro economico generale).


L’avvio del bando

Il bando è stato presentato a Palazzo Chiablese dalla direttrice dell’Agenzia, Alessandra dal Verme e prevede una proposta progettuale che tenga conto dello studio delle «connessioni urbane», oltre che «il disegno degli spazi di relazione tra gli edifici», la sostenibilità, resilienza, inclusività sociale ed economica» dello spazio, come sottolineano dal Politecnico di Torino. Il nuovo polo dovrà inoltre essere in grado di «attrarre competenze, capitale umano e risorse economiche».



Così rinasce l’area nord
Non sfugge come la rigenerazione del complesso dell’ex Manifattura Tabacchi rappresenti l’elemento propulsore per la rivitalizzazione del quadrante nord-est di Torino. «Nei prossimi anni ci sarà una fase di grande trasformazione in quest’area, a partire dalla realizzazione della linea due della metropolitana» ricorda il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. «In questo luogo sorgerà un polo della cultura e della formazione accademica, confermando la vocazione di Torino quale città universitaria» aggiunge. Allo stesso modo, il presidente della Regione, Alberto Cirio, sottolinea come ci sia «un cronoprogramma che va avanti, pezzo per pezzo, con concretezza e individuando le scelte migliore». Il presidente Cirio poi conferma la vocazione universitaria della città su «cui anche la Regione investe». Riconosce il forte impatto di riqualificazione del progetto il Rettore del Politecnico Guido Saracco. «Avremo a disposizione uno spazio versatile e ricco di storia situato in una posizione strategica per i nostri atenei: un altro tassello per trasformare Torino in una città universitaria sempre più vivibile ed accogliente».

I prossimi passi
Le tappe che porteranno alla realizzazione del progetto sono molto chiare. Il bando infatti si articola in due fasi. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali e dei documenti amministrativi relativi alla prima fase è fissato al 16 gennaio 2024, alle 16. A partire da quel momento, il Demanio avvierà le fasi di valutazione e selezione delle offerte, da cui saranno individuate le proposte che accederanno alla seconda fase. Il termine per la presentazione delle offerte relative alla seconda fase è invece fissato al 22 aprile 2024. Come da disciplinare di gara, il 17 maggio 2024 ci sarà la proclamazione del vincitore del concorso che curerà il completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il vincitore riceverà un compenso pari a circa 393mila euro, mentre a ciascuno dei successivi quattro concorrenti verrà corrisposto, a titolo di riconoscimento di partecipazione, un rimborso spese di circa 15mila euro. «L’Agenzia del Demanio si riserva, inoltre, di affidare al vincitore il completamento della progettazione secondo la programmazione dei lotti esecutivi e degli investimenti».

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