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IL FATTO

Ex Manifattura Tabacchi, c'è il concorso per il nuovo "Polo Culturale di Torino" (LE FOTO)

Tra le ipotesi di rilancio anche la realizzazione del Centro per l'Intelligenza Artificiale ma ci sono dei problemi...

Si muove un altro passo per il rilancio dell’ex Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco. L’Agenzia del Demanio il prossimo 21 novembre presenterà il concorso internazionale di progettazione del “Nuovo Polo Culturale di Torino” presso la Sala degli Svizzeri di Palazzo Chiablese in piazza San Giovanni 2. Attraverso il lancio della call si avvia quindi un’operazione di riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale della storica fabbrica di sigari, sigarette e tabacco trinciato, dismessa nel 1996.

Il primo impulso di rinascita è arrivato con il protocollo d’intesa siglato a maggio dell'anno scorso dal direttore dell’Agenzia del Demanio, il sindaco di Torino, il presidente della Regione Piemonte, il direttore generale Archivi, il Soprintendente del Ministero dei Beni culturali, e i rettori dell'Università e del Politecnico di Torino. 

IL PROGETTO 

Negli spazi recuperati della ex Manifattura è previsto l’insediamento di un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico con aule di consultazione, un centro studi e un deposito a servizio degli Archivi di Stato di Torino, Asti, Biella, Cuneo e Verbania afferenti alla Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura. L’ambiziosa operazione sarà realizzata anche grazie alle risorse derivanti dal Pnrr e dal Next Generation Eu. La riconversione del compendio consentirà la riqualificazione dell’intero quartiere e potrà coinvolgere anche il vicino complesso di proprietà comunale ex fabbrica Fimit con il recupero delle aree verdi già esistenti.

IPOTESI CENTRO INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Tra le ipotesi ventilate per il rilancio nelle scorse settimane c’era anche quella di insediare all’interno della vecchia struttura il nuovo Centro dell’Intelligenza Artificiale, ma ci sarebbero dei problemi di collegamento, in quanto distante dalla metropolitana e difficile da raggiungere.

LA STORIA

Nella zona nord della città sorgeva il palazzo del Viboccone a metà XVI secolo, podere per l’allevamento e lo svago. Danneggiato durante gli assedi del 1640 e 1706 venne ristrutturato diventando a metà Ottocento l'affermato stabilimento della Regia Fabbrica del Tabacco. Del progetto dell'architetto Brunati del 1819 rimangono residui delle murature dei piani terreni delle due maniche lunghe che delimitano il cortile centrale di accesso. Su questi resti era intervenuto parzialmente l'ingegner Nervi con un progetto che ha ripristinato le volumetrie distrutte durante l'ultima guerra dai bombardamenti della RafLa Manifattura cessò la sua attività nel 1996 per lasciar posto agli uffici dell'Università.

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