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L'ANNUNCIO

«Il Centro per l’intelligenza artificiale si farà a Torino»

Il ministro dell'Innovazione, Adolfo Urso: «Approvato lo statuto, verrà finanziato con 20 milioni all'anno»

L’intelligenza artificiale dipinge Torino. Sorpresa: le automobili non ci sono più

Dopo tanti annunci, appelli e smentite, «il Centro nazionale per l’intelligenza artificiale si farà a Torino». A darne la conferma ufficiale è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, poche ore fa all’inaugurazione del nuovo anno accademico del Politecnico di Torino. «E’ già stato approvato lo statuto e renderemo il centro operativo fin da subito con un finanziamento annuale di 20 milioni» ha sottolineato il ministro al termine della conferenza nell’aula magna di corso Duca degli Abruzzi.

«Nel 2027 - ha aggiunto - anche il G7 dedicato all’intelligenza artificiale dovrebbe svolgersi a Torino». Il Centro sarà gestito dai ministeri dell’Università e dell’Economia e dello Sviluppo Economico, mentre per l’individuazione della sede verranno coinvolti gli Enti locali, l’Università e lo stesso Politecnico. Un’ipotesi potrebbe essere quella del Competence Industry Manufacturing 4.0 in corso Settembrini.

LA SODDISFAZIONE DI ISTITUZIONI E MONDO IMPRENDITORIALE

«Il via libera allo statuto e l’avvio imminente del Centro di intelligenza artificiale di Torino - ha sottolineato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, presenta alla celebrazione - rappresentano l’ulteriore tassello di quel processo di innovazione e trasformazione industriale che questo territorio sta attraversando per consolidare la sua vocazione produttiva».

Grande soddisfazione anche da parte del mondo imprenditoriale torinese:  «Il doppio annuncio arrivato dal ministro Urso, sul via libera allo statuto del centro nazionale per l'intelligenza artificiale e sull'indicazione di Torino quale possibile sede della riunione del G7 dedicata anche all'economia digitale e dello spazio, certifica tenacia e qualità del lavoro svolto in questi anni a favore del tessuto tecnologico piemontese. Un passaggio cruciale per accelerare la doppia transizione, ambientale e digitale, che aspetta le imprese che sono pronte a raccogliere questa sfida e a farla diventare un'opportunità concreta». Così commentano in una nota Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte, Giorgio Marsiaj, presidente Unione Industriali di Torino, Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino, Fabrizio Cellino, presidente Api Torino, e Nicola Scarlatelli, presidente Cna Torino.

IL TAVOLO CON ANFIA PER L'AUTOMOTIVE

Insomma, la nostra città punta sulle nuove tecnologie. Un po’ meno sull’automotive su cui Urso ha sì confermato il tavolo con Anfia (associazione nazionale filiera industria automobilistica) ma non ha risposto in merito a un possibile aumento della produzione a Mirafiori: «Raggiungeremo un accordo per definire quali siano le strategie per consentire alla nostra straordinaria filiera dell’automotive, che fornisce Stellantis ma anche fortunatamente tante altre case automobilistiche che producono all’estero - ha detto -, affinché sia possibile riconvertire le aziende al meglio per essere competitive nel settore elettrico così come lo sono nel settore endotermico. Sulla base di questo accordo - ha aggiunto - penso che sarà possibile definire le strategie per un tavolo con Stellantis».

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