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Via Plava

Porte chiuse al Palamirafiori. Caccia ai fondi per riaprirlo

Le attrezzature del palazzetto non hanno superato l’ispezione dei vigili del fuoco

Palamirafiori

L'impianto sportivo Palamirafiori

Chiude un altro impianto sportivo della Circoscrizione 2. Da qualche giorno, a dover fermare le attività è toccato alla palestra circoscrizionale Palamirafiori di via Plava, costretta allo stop dopo un controllo dei vigili del fuoco.
La scorsa settimana, durante il sopralluogo di verifica necessario al rinnovo del certificato di prevenzione incendi, i pompieri hanno certificato il tappeto del tatami non più a norma.

Il materiale dell’area di gioco delle arti marziali risulta «scaduto», ha spiegato il presidente Luca Rolandi. «Per ragioni di sicurezza siamo costretti a chiudere l’impianto - ha continuato - uno dei pochi in Città ancora gestito delle circoscrizioni».
Gli assegnatari della palestra, che ospita attività di ginnastica, box, pilates, kick boxing e arti marziali sono stati prontamente avvisati dagli Uffici circoscrizionali, che in una nota hanno chiesto «di rimuovere eventuali attrezzature e materiali lasciati nei locali».
A usufruire degli spazi del Palamirafiori l’Eps Pgs e l’associazione sportiva DecaSport, che «quest’anno è stata martoriata - ha ricordato Rolandi -. Dopo il trasferimento da via Monteponi a via Plava, ora arriva questa tegola». Problema che troverà una risposta con non poche difficoltà.

Un nuovo tatami, necessario per la riapertura della struttura, può costare fino a 15mila euro. Soldi che ad oggi non sono a disposizione. «In questo momento - ha spiegato il presidente - il bilancio è stato chiuso e non possiamo acquistare il tappeto prima della riapertura del nuovo bilancio». Insomma, prima del 2024 non si possono reperire i fondi per comprare nuova attrezzatura. E anche nel nuovo anno sarà complicato trovarli.

«Stiamo cercando di capire come recuperare le risorse necessarie per riaprire - ha aggiunto Rolandi -, ma non sarà facile trovare la corsia più rapida». Altra soluzione, quella di spostare temporaneamente l’attività in un’altra palestra. Missione difficile per una Circoscrizione che ha già una grave carenza di impianti per lo sport di base.

Per questo, «lanciamo un sos anche alle vicine Nichelino e Moncalieri», ha concluso il presidente. «Molte strutture sportive in Città hanno gli stessi problemi, ma l’assessore Carretta sta facendo un grande lavoro. Chiediamo però una mano per trovare nuove risorse».

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