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L'analisi

Cala la fiducia delle imprese piemontesi, ma non si parla di recessione

L'analisi di Confindustria Piemonte e di Unione Industriali Torino mostrano «un tessuto industriale sano, capace di reagire»

Cala la fiducia delle imprese piemontesi, ma non si parla di recessione

A fronte di un’economia globale in rallentamento, le aziende piemontesi e torinesi non fanno eccezione. Il clima di fiducia è in peggioramento. Un andamento già anticipato dalle analisi precedenti, e che emerge dagli indicatori dell’indagine effettuata nel mese di dicembre da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte, che hanno raccolto le valutazioni di circa 1.000 realtà manifatturiere e dei servizi. Nel complesso, i dati sintetizzano andamenti opposti fra il comparto manifatturiero e quello dei servizi. Per il settore della manifattura, le previsioni risultano decisamente negative per produzione, ordini, export e redditività, mentre le aspettative per il settore dei servizi appaiono in espansione. La tenuta degli indicatori a consuntivo, però, esclude nel breve termine una vera e propria svolta recessiva.

Per il primo trimestre del 2024, le attese sulla produzione delle circa 1.000 imprese piemontesi, frenano. Si fotografa una battuta di arresto, in linea con il trend già iniziato nella seconda parte del 2023: il 16,3% delle aziende prevede un aumento dei livelli di attività, contro il 19,4% che si attende una diminuzione. Il saldo ottimisti-pessimisti è pari a -1,5%. Rallentano le attese sugli ordini, in calo di 2 punti percentuali rispetto a settembre. Dato positivo per l’occupazione, con il 16,3% delle imprese che ne prevede un aumento.

I dati torinesi e il focus sul comparto alimentare

Analizzando i dati torinesi, per il primo trimestre 2024 il 25,2% delle aziende prevede un aumento della produzione. L’unico dato negativo è quello delle esportazioni, in calo di oltre 1,8 punti rispetto a settembre.

L’analisi condotta da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte ha approfondito il settore sul settore Alimentare. Secondo i dati Istat 2021, in Piemonte le 3.739 aziende del comparto danno lavoro a 38.582 persone e nella sola area del Torinese si contano 1.505 realtà con 12.892 addetti. Il comparto nel 2022 ha esportato beni per circa 8 miliardi di euro con un incremento del 13,3% rispetto al 2021.

Le previsioni delle aziende alimentari per il primo trimestre 2024 sono in linea con quelle del manifatturiero piemontese: registrano saldi ottimisti pessimisti in discesa. «I dati ci dicono chiaramente che il tessuto industriale del Piemonte è un tessuto sano e capace di reagire – ha commentato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte –. Dati importanti in un momento congiunturale che sta diventando sempre più complicato». Un periodo storico complesso, da affrontare con politiche europee e nazionali, e migliorando le infrastrutture «che consentano di cogliere le opportunità del territorio».

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