Il centro anziani resta al freddo: «Giochiamo a carte con il cappotto»

I guasti al teleriscaldamento stanno coinvolgendo una grossa fetta della Città, avvolgendola di nuvole di vapore che fuoriescono dall’asfalto. Un’immagine che si vede in zona Sud. Dal quartiere di Mirafiori a borgo Filadelfia al Lingotto. Non sono pochi i disagi, da quelli subiti dagli automobilisti che devo zigzagare tra i cantieri di manutenzione, a quelli ai danni del commercio di vicinato fino alle abitazioni e ai locali dove il riscaldamento funziona a singhiozzo o manca del tutto. Come in parte dei locali dell’ex sede della Circoscrizione 8 di via Campana 32, nel quartiere di San Salvario che oggi ospitano il centro anziani.

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«Siamo al freddo da fine novembre, inizio dicembre» ha spiegato il signor Emilio Balsamo, membro del centro che nonostante il freddo della sala continua a ritrovarsi lì con i suoi amici. Stufette accese e giacca addosso.

La Circoscrizione 8 guidata da Massimiliano Miano è corsa ai ripari. Il malfunzionamento al teleriscaldamento è dovuto «ad una perdita che è da intercettare», ha spiegato il presidente che si è subito interfacciato con Iren. «La settimana prossima – ha annunciato Miano – si avvierà il carotaggio per individuare la perdita». Un lavoro che potrebbe richiedere parecchio tempo. La Circoscrizione ha offerto al centro la possibilità di utilizzare un’altra stanza del complesso di via Campana. «Abbiamo messo a disposizione la sala blu – ha spiegato il presidente – che è arredata e riscaldata». 

Un’offerta che è stata declinata degli anziani che non trovano un accordo tra loro. «Sarebbe meglio accettare – ha detto il vice presidente Calogero Scibetta – non possiamo rimanere così». Ma per il signor Emilio, «la sala proposta è troppo piccola per accoglierci». «A meno di 17 gradi non possiamo lasciarli» ha confermato Miano, che proverà a giocarsi un asso nascosto nella manica. «Proporremo l’ex sala rossa di via Ormea, ora utilizzata dai servizi sociali», e che si cercherà di dislocare temporaneamente. «Chiediamo la massima collaborazione – ha concluso Miano – altrimenti l’alternativa è chiudere fino a cessate esigenze».