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Il caso
25 Gennaio 2024 - 20:00
L'incontro per affrontare l'emergenza sicurezza
Spaccio continuo e alla luce del sole, prostituzione, bivacchi e delinquenti a spasso per i portici non sono una novità per via Nizza. I commercianti non ne possono più di istituzioni che definiscono “sorde” e minacciano di passare ai fatti: sarà presentato, così, un esposto ufficiale alla procura della Repubblica.
Non serve un’inchiesta, basta fare due passi sotto i portici per notare lo stato di degrado a cui via Nizza, su cui si affaccia lateralmente la stazione di Porta Nuova, è condannata da tempo e che soprattutto negli ultimi anni ha portato a una vera e propria desertificazione delle attività commerciali.
A denunciarlo, insieme a un gruppo di residenti del comitato “Portici di Nizza”, nato nel 2017 per il rilancio dello spazio, è il suo presidente Paolo Lorenzetti che lo scorso novembre ha spedito una lettera ai vertici istituzionali e alle forze dell’ordine, incluso il direttore dell’Asl Carlo Picco. Nella missiva venivano nuovamente espresse le difficoltà di chi vive quella zona e richiesto un intervento immediato. Ma ancora una volta silenzio.
«Non abbiamo fiducia nell’amministrazione comunale», prorompe Francesco, che su via Nizza ci abita da 25 anni ed è parte del comitato radunatosi ieri per decidere che direzione prendere, accusando «se questo degrado ci fosse davanti Palazzo di Città si interverrebbe subito». Già, perché evidentemente non bastano le continue risse, lo spaccio e il consumo di droga a qualunque ora del giorno, ad innescare un intervento risolutivo da parte di istituzioni e forze dell’ordine.
«Chiediamo solo sicurezza e pulizia, insomma la restituzione del decoro urbano di cui abbiamo diritto», è lo sfogo di Gabriela Cristiani, vicepresidente del comitato ed amministratore delegato dell’hotel Best Western Crystal Palace, su via Nizza 11, che aggiunge: «tutte le attività sono lasciate all’abbandono, abbiamo meno clienti e che non tornano più per paura di entrare e uscire da qui. Riceviamo anche tante disdette da parte di chi si informa sul web e non vuole più venire perché la nostra posizione è definita “non sicura”».
L’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero commenta così la situazione: «la zona è stata inserita tra i luoghi indicati al Ministro dell’Interno per interventi straordinari sul fronte sicurezza. Stiamo collaborando con forze dell’ordine, prefettura e circoscrizioni per migliorare la vivibilità di questi luoghi e metterli in sicurezza. Al più presto organizzeremo un incontro col comitato per poterne discutere».
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