Davanti ai campetti da calcio del Gar spunta una panchina rossa

L’area antistante i campi sportivi dell’associazione Sportiva Rebaudengo ha tenuto a battesimo l’inaugurazione di una nuova panchina rossa a ricordo delle vittime di femminicidio. Il simbolico taglio del nastro questa mattina in via Gottardo 10, sotto a una finta (e simbolica) fermata del bus, a cura del Gar e sostenuto dalla Circoscrizione 6 e dall’assessora Chiara Foglietta.

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«Vogliamo creare un ambiente in cui si respiri rispetto a 360 gradi - commenta il presidente del Rebaudengo, Pasquale Giglio -, e con questa iniziativa dar voce a un tema delicato che aiuti i nostri giovani a ricordare e riflettere».

Ai bambini presenti della scuola Gabelli, il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto ha spiegato di non vedere l’installazione solo come una panchina, ma come uno strumento per riflettere «perché la violenza fisica nasce prima dalle parole e dai modi ed è compito di chi fa attività nelle scuole promuovere iniziative che portino al rispetto del prossimo».

Anche l’assessora Foglietta si è rivolta ai piccoli del pubblico chiedendo quale fosse la differenza tra l’uomo e gli animali «Noi ci esprimiamo in modi diversi. Noi parliamo. E chi riesce a farsi capire non dovrebbe mai usare la violenza». Imparare a parlare per superare e abbattere le differenze perché un giorno, queste panchine rosse, «possano essere ridipinte di verde» ha concluso Foglietta.

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