Passaporti, la beffa dei documenti mai ritirati

Sveglia all’alba, ore di coda, proteste, rimostranze. L’odissea dei passaporti è una piaga che tocca Torino e si ripete identica in molte grandi città d’Italia. Premesso che si tratta di un documento sia di viaggio che di riconoscimento che viene rilasciato da tutte le Questure e dalle rappresentanze diplomatiche e consolari (all’estero), da Palazzo Civico fanno notare che in moltissimi non lo ritirano.

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Nel dettaglio, si parla di 375 passaporti in giacenza nel 2024, 1.450 nel 2023, 400 nel 2022 e 171 nel 2021. «In questo momento è permesso accedere liberamente agli uffici della Questura in piazza Cesare Augusto 5 (Porte Palatine) il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 ed il martedì dalle 15 alle 18» ha ricordato l’assessore Gianna Pentenero in Sala Rossa.

È consentito l’accesso libero, senza prenotazione, il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 12 alle 13 presso i Commissariati cittadini e presso i Commissariati distaccati di Bardonecchia, Ivrea Banchette e Rivoli. Esistono in sostanza due code: i prenotati e quelli che arrivano in giornata. Le code per i prenotati vengono aggiornate due volte la settimana.