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Cialis e viagra "fai-da-te": la pubblicità abusiva che preoccupa Torino

Quando la vendita sottobanco incontra la tecnologia, ecco cosa succede.

La foto inviata dal nostro Amico Reporter

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Era un giorno come tanti altri nella nostra tranquilla (si fa per dire) redazione di TorinoCronaca, quando all'improvviso si è materializzata una segnalazione tanto bizzarra quanto intrigante.

Grazie al fiuto investigativo del nostro Luigi, nostro lettore e Amico Reporter, ci siamo imbattuti in un esempio di "Marketing 3.0": una pubblicità abusiva per la vendita di Cialis e Viagra, appiccicata su un palo, che invita a contattare via WhatsApp. "Solo messaggi, no chiamate!"

La cosa che salta subito all'occhio, oltre all'audacia del venditore, è il piccolo particolare che questi farmaci, di solito, richiedono qualcosa di più di un semplice messaggio per essere acquistati legalmente: una prescrizione medica, giusto per citarne uno. Luigi, con la sua acume e un pizzico di sarcasmo, non tarda a evidenziare come affidarsi a un numero di WhatsApp per questioni di salute possa non essere l'idea del secolo. Per non parlare del fatto che, oh sorpresa, comprare farmaci in questo modo è quanto di più illegale ci sia.

Ma lasciate che vi dica, amici lettori, questa vicenda ha del grottesco. Non solo per l'insolita modalità di vendita ma anche per il coraggio (o l'incoscienza?) di chi ha pensato che affiggere annunci su pali pubblici fosse il modo migliore per avviare un'attività di farmacia alternativa.

E qui entra in gioco il nostro eroe del giorno, Luigi, che con un occhio critico e l'altro probabilmente alzato al cielo, ci ricorda quanto sia fondamentale non perdere il senso critico. Sì, perché dietro l'angolo di ogni chat di WhatsApp potrebbe nascondersi il prossimo venditore di "miracoli" pronti all'uso, senza ricetta ma con rischi per la salute inclusi nel prezzo.

In conclusione, questa storia ci insegna due cose: la prima è che, a volte, la realtà supera l'immaginazione; la seconda è che dobbiamo essere sempre all'erta. Non solo per smascherare i venditori di illusione ma anche per proteggere la nostra salute da scelte... diciamo... poco ortodosse. E ricordate, se vedete un annuncio troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è. Soprattutto se vi chiede di contattarlo solo su WhatsApp.

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